Farmacista con Ferrari, Lamborghini e Mclaren accusato di frode
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Una storia di frode e lusso sta scuotendo l’Australia, mettendo in evidenza falle nei sistemi di controllo sanitario. Ben Huynh, un farmacista di Sidney, è al centro di uno scandalo che coinvolge una frode milionaria e una collezione di supercar che farebbe invidia ai più grandi appassionati di motori.
Succede in Australia
Huynh è accusato di aver manipolato il Pharmaceutical Benefits Scheme (PBS), il sistema di sussidi farmaceutici australiano, per sottrarre ben 5,8 milioni di euro in quasi un decennio. Attraverso dichiarazioni false e un sistema fraudolento ben orchestrato, ha finanziato una collezione di auto di lusso che include modelli iconici come due Lamborghini Aventador (LP 780-4 Ultimae e SVJ), due Ferrari 488 (Spider e Pista), una McLaren 765 LT personalizzata e sette BMW di alta gamma. Le supercar sequestrate dalle autorità rappresentano il simbolo tangibile della sua attività illecita.
Le accuse formali contro Huynh includono due reati di traffico di proventi illeciti, con una pena massima di 25 anni, e due accuse di frode ai danni del Commonwealth, che potrebbero aggiungere altri 10 anni di detenzione. In caso di condanna, la sua collezione di auto passerà definitivamente sotto il controllo dell’Autorità Australiana per la Sicurezza Finanziaria.
Interrogativi sul sistema di controllo
Questo caso solleva seri interrogativi sull’efficacia dei sistemi di controllo del PBS. Come è stato possibile che una frode di tale portata sia rimasta inosservata per così tanto tempo? Le istituzioni australiane stanno ora lavorando per identificare e correggere le vulnerabilità del sistema, al fine di prevenire abusi futuri. Questo episodio mette in luce la necessità di una maggiore trasparenza e di controlli più stringenti nei programmi di sussidi governativi.
Il destino delle vetture confiscate è già stato deciso: saranno vendute e il ricavato sarà destinato a programmi di prevenzione della criminalità. Questo rappresenta un epilogo simbolico, in cui i proventi di attività illecite vengono trasformati in risorse per il bene collettivo. Le autorità australiane intendono presentare questa operazione come un esempio di giustizia che ristabilisce l’equilibrio sociale violato dai crimini economici.
Il caso di Ben Huynh è un monito per le istituzioni di tutto il mondo: la frode sanitaria non è solo una questione di denaro sottratto, ma un crimine che mina la fiducia pubblica nei sistemi di welfare. Allo stesso tempo, l’episodio getta una luce sull’affascinante mondo delle supercar, un universo dove il lusso incontra la passione per la velocità, ma che, in questo caso, si intreccia con un oscuro capitolo di illegalità.
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