Volkswagen Power Days: in pista Golf GTI, Scirocco R e Passat 3.6

Valerio Verdone
31 Maggio 2011
236 Foto
Volkswagen Power Days: in pista Golf GTI, Scirocco R e Passat 3.6

Ecco come sono andate le sportive Volkswagen che abbiamo provato sul circuito di Misano.

Ecco come sono andate le sportive Volkswagen che abbiamo provato sul circuito di Misano.

Non c’è niente da fare, per vedere quanto vale una sportiva, bisogna scendere in pista, aggredire i cordoli e spingere al massimo in uscita di curva. Una pratica possibile in eventi come i Power Days organizzati da Volkswagen, dove al volante di Scirocco R, Passat Variant 3.6 V6 4Motion e dell’immortale Golf GTI, abbiamo percorso diversi giri sul tracciato di Misano durante un week-end a base di cavalli e adrenalina: ecco come è andata.

Scirocco R: tutta la spinta di 265 CV

La prima vettura su cui mettiamo gli occhi e anche le mani, è la Scirocco R, una coupé elegante ed aggressiva, capace di sprigionare attraverso il potente 2 litri turbocompresso ben 265 CV. Saliamo a bordo con una certa curiosità, effettuiamo le sistemazioni di rito, quando si gira in pista è meglio avere tutto a portata di mano, e poi partiamo per scatenare tutta la cavalleria. Lontano dai pericoli della strada possiamo apprezzare in pieno la spinta poderosa del 4 cilindri tedesco: le marce si snocciolano velocemente una dopo l’altra attraverso i paddles del cambio DSG a 6 marce e le prime curve arrivano in fretta. Con la Scirocco non c’è bisogno di utilizzare troppo il cambio e si può tranquillamente rimanere in terza anche nelle curve dove l’istinto porterebbe ad utilizzare la seconda. Merito dei 350 Nm di coppia erogati a soli 2.500 giri al minuto che spingono la vettura senza tentennamenti. In traiettoria la coupé Volkswagen è stabile, ben piantata a terra e non risente minimamente dei salti sui cordoli tipici della guida a limite. Certo in staccata, nel tratto in discesa, quando il peso si sposta sull’anteriore si avverte un sensibile alleggerimento del retrotreno, ma non è mai un problema recuperare l’assetto. 

Golf GTI: un classico che si rinnova

Tra le vetture provate in occasione dei Power Days non poteva mancare la sportiva per antonomasia di casa Volkswagen, la Golf GTI, l’auto che ha creato il segmento delle sportive compatte. Certo, è cambiata molto dalla sua progenitrice, ma alcuni particolari come gli interni con il caratteristico tessuto a scacchi e la mascherina “screziata” di rosso, sono rimasti invariati. Rispetto alla Scirocco R, è meno potente, ha “solo” 210 CV, ma in pista non fa rimpiangere i 55 CV in più della coupé. Già in uscita dalla pit lane, la GTI fa capire di essere più agile e, alla prima curva, ci consente di riscoprire quel piacere di guida che ha fatto proseliti in passato e continua a conquistare un gran numero di estimatori. Condotta di forza, la GTI esegue le indicazioni del pilota con molta naturalezza e brilla per la sua comunicatività. I 210 CV sono più che sufficienti per divertirsi: puntare il muso in frenata per poi aggredire il cordolo in uscita di curva sembra essere una pratica molto gradita dalla GTI. Ritardando la staccata inoltre, si riesce persino ad eliminare il fastidioso sottosterzo tipico delle trazioni anteriori e, giocando con i trasferimenti di carico, si riesce a chiudere la traiettoria con il posteriore. Niente male per un’auto alla moda, in grado di viaggiare con un buon comfort di marcia.

Passat Variant 3.6 V6 4Motion: la sportiva da famiglia

Di solito, quando si pensa ad una Passat Variant, si immagina una perfetta auto da famiglia in grado di caricare di tutto nel suo voluminoso vano di carico e non si pensa mai ad una sportiva in grado di girare in pista. Ebbene, nella gamma c’è anche una versione equipaggiata con un V6 da 3,6 litri, capace di scaricare 300 CV su tutte e quattro le ruote. Certo, siamo saliti in auto con un minimo di titubanza, ma in pista abbiamo dovuto ricrederci. Il suo V6 non è mai brutale, ma la sua spinta progressiva regala un ottimo spunto e aiuta molto in uscita di curva, il suo limite semmai è nel peso, quasi 1.800 kg, e nelle dimensioni. Nelle curve veloci e in rettilineo tutto fila liscio, ma nelle svolte di piccolo e medio raggio tende ad allargare la traiettoria costringendo a togliere gas: per fortuna la potenza non manca e si può recuperare il tempo perduto pigiando sul gas appena si intravede l’uscita di curva. Ad ogni modo, anche quando l’assetto si scompone e le ruote stridono, la trazione integrale rimette le cose a posto e consente alla Passat di divorare l’asfalto sotto la spinta progressiva di tutti i suoi 300 CV.

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