Nello stabilimento di Gyor verranno prodotte fino a 400 unità al giorno in un impianto dove le postazioni fisse avranno un’interrelazione modulare.
Ci siamo: l’auto elettrica diventa realtà perché quando un Costruttore come Audi fa partire la produzione di motori elettrici in un suo impianto vuol dire che il processo verso la mobilità ad impatto zero è arrivato ad una maturazione tale da raggiungere numeri fino ad oggi sconosciuti.
Infatti, nello stabilimento di Gyor, in Ungheria, nell’impianto dove Audi nel 2017 ha prodotto ben 1.965.165 motori, è partita la produzione dei motori elettrici. Nella nuova area saranno realizzate inizialmente 100 unità al giorno, che diventeranno 130 entro la fine dell’anno, quando ci saranno 3 turni lavorativi.
Ma la capacità è di 400 unità al giorno, merito di un sistema che ha si delle postazioni fisse, ma con un’interrelazione modulare: paroloni utilizzati per indicare che gli addetti ai lavori possono muoversi in percorsi ramificati nonostante una sequenza di assemblaggio predefinita. Ne deriva una maggiore flessibilità produttiva; inoltre, dei veicoli senza conducente che viaggiano nell’impianto riforniscono le varie stazioni produttive dei materiali necessari.
Un impianto all’avanguardia insomma, con il quale “Audi Ungheria assume un ruolo pionieristico nella produzione di motori elettrici”, come ha affermato l’Amministratore Delegato di Audi Ungheria, Achim Heinfling. Interessante sottolineare come le prime unità saranno destinate alla prima vettura ad impatto zero prodotta dalla Casa di Ingolstadt, la e-tron, che sarà assemblata a Bruxelles.
