Volkswagen investe sull’elettrificazione, ma senza abbandonare il diesel

Francesco Giorgi
14 Marzo 2018
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Entro il 2022, 16 stabilimenti produrranno veicoli elettrici e batterie: l’implementazione della “Roadmap E” illustrata dal CEO Matthias Müller alla conferenza stampa sul Bilancio del Gruppo VAG. Tutti i dettagli.

Nuovi stabilimenti di produzione saranno dedicati, a medio termine, all’assemblaggio di veicoli elettrici. Con il conforto delle cifre, nel 2022 in tutto il mondo saranno 16 gli impianti rivolti alla nuova mobilità elettrica, chiamati a rafforzare le strategie eco friendly che attualmente si concretizzano in tre stabilimenti. Nel frattempo, il “new deal” a zero emissioni ha ricevuto un ulteriore impulso attraverso l’avvio di partnership con aziende specializzate nella produzione di batterie, per Europa, Corea e Cina. Ecco, in estrema sintesi, le tappe future inquadrate dai vertici del Gruppo VAG-Volkswagen Audi per la definizione del nuovo processo di elettrificazione della propria gamma.

Le note introduttive sono state enunciate nelle scorse ore dall’amministratore delegato del Gruppo Volkswagen, Matthias Müller, in occasione della annuale conferenza stampa di Bilancio nella quale sono stati illustrati i risultati operativi per il colosso tedesco raggiunti nel 2017 (un monte-vendite di 10,7 milioni di auto e ricavi per un totale di 230,7 miliardi di euro, corrispondenti ad un +6,2% sul 2016; utile netto di 3,3 miliardi di euro, decisamente superiore agli 1,9 miliardi fatti registrare l’anno precedente; di rilievo la netta diminuzione dei costi di aggiornamento ai software delle proprie unità a gasolio conseguenti allo scandalo Dieselgate dell’autunno 2015: 3,2 miliardi di euro spesi nel 2017, a fronte dei quasi 6,4 del 2016).

Tutto questo, indicano i vertici di Wolfsburg, rappresenta un nuovo tassello strategico nel maxi-programma “Roadmap E”, illustrato dallo stesso Mathias Müller a metà settembre 2017 (ovvero in occasione del Salone di Francoforte) e finalizzato al “lancio” di 80 nuovi modelli elettrificati entro il 2025: di questi, una cinquantina saranno a propulsione 100% elettrica. Si tratta, per il Gruppo VAG, dell’evoluzione più imponente nella propria storia: 90 miliardi di euro che verranno “spalmati” nei prossimi cinque anni per lo sviluppo delle tecnologie di elettrificazione della propria gamma, delle funzionalità multimediali e della digitalizzazione, dei sistemi di guida assistita e “self-driving” nonché nel continuo affinamento dei “tradizionali” motori a combustione interna, dunque compreso il “famigerato” diesel sempre più nell’occhio del ciclone da parte di alcune amministrazioni pubbliche.

Un primo assaggio di ciò che vedremo nei prossimi anni, e che andrà ad aggiungersi agli otto modelli “green” già disponibili (fra elettrici e ibridi plug-in) viene messo in evidenza, in questi giorni, al Salone di Ginevra: si tratta di Audi e-tron, Porsche Mission E e Volkswagen I.D. Vizzion (quarta vettura 100% elettrica di nuova generazione dopo le precedenti concept I.D., I.D. Buzz e I.D. Crozz): “Dal 2019 la gamma elettrificata del Gruppo VAG si aggiornerà praticamente ogni mese”, anticipa Matthias Müller, per il quale il ruolo del Gruppo Volkswagen sarà di leader del mercato: “Ecco come intendiamo offrire la più ampia lineup di veicoli elettrici al mondo, per tutti i ‘brand’ e per tutte le regioni, in pochi anni”. D’altro canto, all’inizio dello scorso dicembre, in occasione del MEB Supplier Summit (meeting organizzato dalla dirigenza Volkswagen per fare il punto della situazione con le aziende di fornitura dei componenti che andranno a costituire il pianale MEB), i vertici VAG avevano dato una prima conferma ai programmi di ampliamento rivolti alla mobilità sostenibile per Wolfsburg, il cui obiettivo punta a superare quota 100.000 veicoli elettrici da realizzare sulla piattaforma MEB entro il 2020.

Una dichiarazione che, ad una prima occhiata, potrebbe significare un deciso cambiamento di rotta anche nel complesso delle tecnologie di propulsione a più ampio spettro. In realtà, sottolinea il numero uno di Wolfsburg, i nuovi programmi VAG non voltano del tutto le spalle alle alimentazioni “tradizionali”. Diesel compresi, anzi: soprattutto riguardo al gasolio, la questione-centrale delle strategie hi-tech di molti dei big player del comparto automotive. Secondo Müller, nuove tecnologie per i motori diesel rappresentano “parte della soluzione”. Nello specifico, e anche in riferimento al cambiamento climatico, “Stiamo effettuando notevoli investimenti nella mobilità di domani, ma senza trascurare le tecnologie e i modelli attuali, che continueranno a giocare un ruolo importante nei prossimi decenni”. In buona sostanza: la tecnologia di propulsione endotermica non è destinata a tramontare: “Nel 2018 investiremo quasi 20 miliardi di Euro nella gamma di trazioni e modelli convenzionali, mentre gli investimenti totali pianificati per i prossimi 5 anni ammontano a oltre 90 miliardi di euro”, puntualizza il CEO di Wolfsburg.

Nell’ottica di un futuro hi-tech per il comparto automotive, il Gruppo VAG concentra le proprie attenzioni anche sulla digitalizzazione, altro tema-chiave per i prossimi anni. Al Salone di Ginevra, insieme alle novità “zero emission” Audi, Porsche e Volkswagen (alle quali si aggiungano Skoda Vision X, crossover di dimensioni compatte ad alimentazione ibrida-metano, e l’interessante Cupra e-Racer, la prima vettura 100% elettrica concepita per le gare Turismo), lo stand VW mette in evidenza SEDRIC, prototipo sviluppato a Wolfsburg – in partnership con il VW Future Center Europe di Potsdam e con il Centro Ricerche VW – con l’obiettivo di fornire una nuova definizione alla mobilità individuale, attraverso un sistema di guida autonoma Livello 5 come attuale culmine della “Together Strategy 2025”, rivolto ad un nuovo capitolo di efficienza, innovazione, sostenibilità e accessibilità al cliente: “SEDRIC ci consente di dimostrare, per la prima volta, il potenziale della guida totalmente autonoma – prosegue Müller – Il prototipo è frutto di un progetto interno al Gruppo, tuttavia presto passerà ad uno dei nostri marchi per un ulteriore sviluppo nell’ottica della produzione in serie”.

Volkswagen I.D. Vizzion al Salone di Ginevra 2018

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