Sarà prodotta nello stabilimento di Termini Imerese la compatta city-car elettrica made in India?
Sarà prodotta nello stabilimento di Termini Imerese la compatta city-car elettrica made in India?
Potrebbe fare il suo ingresso sul mercato tra qualche mese, diciamo entro la fine dell’anno. Tutto dipenderà dall’esito dei contatti con FIAT per l’acquisto e la conversione dello stabilimento di Termini Imerese. Protagonista della vicenda è il marchio Reva, pronto a irrompere dall’India con un auto capace di unire economia d’esercizio, praticità e attenzione all’ambiente. Insomma, il modello NXR ha tutte le credenziali per proporsi sulla scena come una piacevole sorpresa.
Gli addetti ai lavori la ricordano tra le novità presentate all’ultimo Salone di Francoforte. Compatta 4 posti dalle linee sbarazzine, NXR porta sulla calandra il marchio Reva, emanazione di Reva Electric Car Company, gruppo gestito da investitori statunitensi e indiani. La sede del marchio è a Bangalore, città tra le più popolose dl subcontinente asiatico: tutto però ha avuto inizio nel 1990, tra le aule dell’Università del Michigan, dove un gruppo di ricercatori realizza “Sunrunner”, una vettura a energia solare per la competizione World Solar Challenge: 3000 km da percorrere in sette giorni, tra le lande incontaminate dell’Australia.
Con il passare degli anni il gruppo di studiosi, prevalentemente indiani, ha convinto gli imprenditori d’Oltreoceano e così ottenuto finanziamenti importanti. Di qui l’idea di creare l’azienda Reva, nome che nella lingua sanscrita indica “un nuovo inizio”. Un termine che calza a pennello con la “mission” del marchio: produrre veicoli ad alimentazione elettrica, a utilizzo prevalentemente cittadino. Con il modello G-Wiz (capace di un’autonomia pari a 80 Km) inizia a stabilirsi un ponte con l’Occidente, in particolare con la Gran Bretagna.[!BANNER]
Ed ora eccoci con un nuovo capitolo di questa breve storia, divenuta sempre più ambiziosa. Per NXR i numeri dichiarati risultano estremamente interessanti: quattro posti, autonomia di 160 km, una velocità limitata a 65 Km/h. Monta due sistemi di ricarica, Normale e Fast. Il primo prevede l’aggancio a una presa della corrente domestica e attese nell’ordine delle 8 ore. Fast è un’opportunità più evoluta, viene offerta in opzione, e riesce a recuperare un’autonomia pari a 40 Km in soli 15 minuti. Il tutto grazie a una speciale stazione di rifornimento. Ma le sorprese non finiscono qui: Reva ha annunciato l’introduzione di una terza opportunità di alimentazione, denominato ReVive. In attesa di ricevere dall’India tutti i dettagli, ci limitiamo a descrivere la possibilità di ricevere in via telematica una ricarica elettrica, tramite un telefonata o l’ invio di un SMS. Proprio come se fosse un telefonino.
Di tecnologia a bordo ce n’è davvero molta, pensiamo al sistema per il recupero d’energia meccanica della frenata, oppure all’IEMSTM, un dispositivo elettronico che assicura la gestione integrata della batteria termica con elevata efficienza. Il curriculum è decisamente interessante, e viene completato dal prezzo, stimato in quote comprese tra i 14 e i 16.000 euro. La concorrenza è avvisata. Per saperne di più, si può far visita al sito internet dell’azienda.