Dal prossimo 6 maggio ritornano gli incentivi statali dedicati all’acquisto di auto ecosostenibili, comprese le vetture alimentate a metano e a GPL.
Dal prossimo 6 maggio ritornano gli incentivi statali dedicati all’acquisto di auto ecosostenibili, comprese le vetture alimentate a metano e a GPL.
Il Governo scommette nuovamente sugli incentivi dedicati all’acquisto di vetture ecologiche, tra cui quelle elettriche e ibride, ma anche le auto alimentate a gas GPL e Metano che non superino rispettivamente i limiti di emissioni di anidride carbonica (CO2) pari a 120, 95 e 50 g/km. Dal prossimo 6 maggio, chi vorrà usufruire dei nuovi incentivi (per un importo che può raggiungere i 5.000 euro) dovrà acquistare una vettura nuova, da immatricolare, da un rivenditore che avrà effettuato la registrazione nell’area dedicata che si trova nel sito web del Ministero dello sviluppo Economico.
63,4 milioni di euro suddivisi tra privati e aziende
La somma totale prevista per il 2014 è di 31,3 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere il denaro non utilizzato lo scorso anno a causa dei discutibili criteri di assegnazione: in totale saranno quindi disponibili 63,4 milioni di euro. Gli incentivi saranno suddivisi in due gruppi, considerando che metà delle risorse stanziate andranno ai privati, che non dovranno rottamare nessun veicolo per l’acquisto di una auto ecologica, e l’altra metà sarà dedicato alle imprese, le flotte aziendali, ai taxi e ai noleggi che per usufruire degli incentivi dovranno rottamare un veicolo con almeno 10 anni ed intestato da almeno 12 mesi.
Quali vetture ne usufruiscono
I privati potranno godere del contributo se acquisteranno un veicolo con emissioni di CO2 inferiori ai 95 g/km, anche se il 15% del totale risulta riservata ai veicoli in grado di emettere meno di 50 g/km (come ad esempio le vetture elettriche e ibride plug-in), invece le aziende potranno acquistare vetture con emissioni fino a 120 g/km. Entrando nel dettaglio, scopriamo che lo Stato italiano coprirà il 20 del costo complessivo del veicolo, tasse escluse e considerando compresi gli altri sconti del venditore, fino ad importo massimo di 5.000 euro per i veicoli che rientrano nelle emissioni di 50 g/km di CO2, di 4.000 euro per quelli con emissione comprese fra 51 e 95 g/km di CO2 e di 2.000 euro per quelli acquistati dalla aziende e con emissioni nocive comprese fra 96 e 120 g/km. Il prossimo anno, il contributo scenderà al 15% e i limiti massimi saranno rispettivamente di 3.500, 3.000 e 1.800 euro.
Pochi fondi ai privati e il limite della rottamazione per le aziende
Nonostante i fondi stanziati siano superiori a quelli nell’anno scorso, la parte del denaro destinato ai privati risulta appena sufficiente per circa 15.000 vetture, quindi con molta probabilità potrebbero terminare in poco più di una settimana. La seconda cattiva notizia riguarda i fondi destinati alle aziende che come abbiamo anticipato in precedenza risulta legata al vincolo della rottamazione di un’auto con più di dieci anni di vita: per ovvie ragioni di comodità e sicurezza, non sono infatti molte le auto utilizzate per lavoro con più di 10 anni, quindi al contrario dei fondi destinati ai privati, questi ultimi potrebbero rimanere quasi del tutto inutilizzati.