![Domenicali Ducati](https://cdn.motori.it/BiXceSdIjVvuRRXMGIkWG05fEIg=/720x495/smart/https://www.motori.it/wp-content/uploads/2019/03/domenicali-ducati.jpg)
Claudio Domenicali, Amministratore delegato di Ducati, ha rilasciato su Twitter delle dichiarazioni contro i team che hanno accusato la squadra italiana di aver imbrogliato.
Si è conclusa positivamente per Ducati la vicenda riguardante l’aletta posteriore che era stata indicata da diversi team avversari (Aprilia, Honda, KTM e Suzuki) come irregolare e capace di portare un notevole vantaggio in termini di prestazioni e gestione degli pneumatici alla Rossa di Borgo Panigale. Dapprima la direzione di gara aveva respinto il ricorso di queste squadre, lasciando la patata bollente alla FIM che nei giorni scorsi si è espressa a favore di Ducati asserendo che questo spoiler non è irregolare e confermando quindi la vittoria di Andrea Dovizioso in Qatar.
Dopo aver appreso la lieta novella da parte della FIM, Claudio Domenicali, Amministratore delegato di Ducati, ha rilasciato delle dichiarazioni entusiastiche, tramite il social Twitter, per l’esito della sentenza rilasciata dalla Federazione Internazionale di Motociclismo e dichiarando battaglia in pista a tutti coloro che si misureranno quest’anno con la potenza delle moto bolognesi. Queste sono le parole al vetriolo indirizzate a tutti i team avversari di Ducati in MotoGP, rei di aver alzato un polverone inutile nei confronti del Team italiano e delle sue innovazioni ingegneristiche: “La Corte d’Appello della FIM ha appena confermato che la nostra appendice è totalmente legale. I punti conquistati in Qatar sono stati validati e l’oggetto può essere usato nelle prossime gare. Tuttavia è un peccato che per ottenere questo risultati abbiamo dovuto spendere il nostro tempo e il nostro denaro con avvocati e rivelare ai nostri avversari le nostre conoscenze per raffreddare le gomme. Ducati è orgogliosa dell’ingegnosità ingegneristica italiana e delle sue abilità di innovazione. Molte persone nelle ultime settimane hanno dichiarato che stavamo imbrogliando… Spero che adesso queste persone facciano silenzio e che provino a batterci in pista”.
Adesso la parola passa ai motori in pista e ai piloti che non vedono l’ora di fronteggiarsi a colpi di sorpassi già dal prossimo appuntamento della MotoGP in Argentina, sul circuito di Thermas de Rio Hondo.