Diesel Euro 5: aggiornamento divieti in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto
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Una vera e propria rivoluzione è alle porte per gli automobilisti del Nord Italia. A partire dal 1° ottobre 2025, quattro regioni italiane – Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto – introdurranno restrizioni permanenti alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5. Questa mossa, che interesserà principalmente i centri urbani con più di 30.000 abitanti, mira a contrastare l’inquinamento atmosferico che affligge la Pianura Padana.
La conformazione geografica di quest’area, chiusa da montagne su tre lati, crea un vero e proprio “bacino” dove gli agenti inquinanti si accumulano, rendendo la qualità dell’aria particolarmente critica. Le scarse precipitazioni, aggravate dai cambiamenti climatici, hanno ulteriormente peggiorato la situazione, spingendo le autorità locali ad adottare misure drastiche. Oltre al traffico veicolare, sono infatti responsabili dell’inquinamento anche impianti industriali, riscaldamento domestico e attività agricole intensive.
In Lombardia, i divieti saranno tra i più severi, con un blocco totale della circolazione dalle 7:30 alle 19:30 nei giorni lavorativi, coinvolgendo ben 209 comuni, incluso Milano. Il Piemonte seguirà con restrizioni dalle 8:30 alle 18:30, ma limitate al periodo ottobre-aprile, coinvolgendo città come Torino, Asti e Novara. Anche l’Emilia-Romagna applicherà misure simili, concentrandosi sui comuni della pianura e sull’area metropolitana di Bologna. Infine, il Veneto si allineerà alle linee guida nazionali, adottando fasce orarie e stagionali simili.
Per coloro che non possono permettersi di cambiare veicolo immediatamente, il sistema Move-in rappresenta una soluzione temporanea. Questo dispositivo consente di accumulare un credito chilometrico annuale, offrendo una deroga parziale ai divieti. Tuttavia, è una scelta sostenibile solo per chi utilizza l’auto in modo saltuario. Per i pendolari o chi usa l’auto quotidianamente, il credito si esaurisce rapidamente, rendendo inevitabile l’adozione di alternative come i mezzi pubblici o l’acquisto di un’auto meno inquinante.
La transizione verso una mobilità più sostenibile non è solo una necessità ambientale, ma anche un imperativo per tutelare la salute pubblica. Studi recenti hanno evidenziato come il particolato fine sia uno dei principali responsabili di malattie respiratorie e cardiovascolari. Le restrizioni sui diesel Euro 5 si inseriscono quindi in un quadro più ampio di politiche volte a ridurre le emissioni inquinanti.
Nonostante queste misure siano un passo avanti, resta aperta la questione del supporto economico alle fasce più deboli della popolazione. Incentivi per il ricambio dei veicoli e investimenti in trasporti pubblici efficienti e sostenibili saranno fondamentali per garantire una transizione equa. Inoltre, sarà cruciale monitorare l’efficacia delle restrizioni e adattare le politiche in base ai risultati ottenuti, mantenendo al centro la lotta allo smog della Pianura Padana.
Con l’introduzione di queste restrizioni, il Nord Italia si prepara a un cambiamento epocale, che non solo ridisegnerà le abitudini di mobilità, ma avrà anche un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla salute dei cittadini. La sfida, ora, è trasformare questa transizione in un’opportunità per un futuro più sostenibile e inclusivo.
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