Dalla guida autonoma alla guida assistita: il nuovo linguaggio dell’auto intelligente
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Nel 2025, l’industria automobilistica globale ha segnato un cambio di paradigma nella comunicazione delle tecnologie per la mobilità, abbandonando il termine “guida autonoma” a favore di definizioni più precise come guida assistita. Questo passaggio è stato dettato da una combinazione di fattori, tra cui incidenti gravi e l’entrata in vigore di normative più severe, come quelle imposte dal MIIT Cina (Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione cinese) nell’aprile dello stesso anno.
In particolare, la Cina ha rappresentato il fulcro di questa transizione. Durante la settimana del Labour Day, numerosi produttori di veicoli elettrici hanno ridimensionato le loro campagne promozionali, evitando riferimenti a funzionalità autonome. L’attenzione si è spostata verso aspetti come il comfort, il design degli interni e i sistemi di intrattenimento, rispondendo così alle nuove linee guida del governo che vietano dichiarazioni ingannevoli sulle capacità dei veicoli. Questa svolta è stata catalizzata da un tragico incidente avvenuto a marzo 2025, in cui una Xiaomi SU7 con sistema di navigazione autopilotata è stata coinvolta, causando la morte di tre studenti.
In seguito all’incidente, Xiaomi ha intrapreso una revisione radicale della sua strategia di comunicazione. Il sistema “Xiaomi Pilot Pro” è stato ribattezzato “Xiaomi Assisted Driving Pro“, sottolineando la natura di supporto del sistema, mentre la tecnologia HAD è stata ridefinita come “guida assistita end-to-end”. Questo approccio riflette un impegno per una maggiore trasparenza e sicurezza, valori condivisi anche da altri marchi come NIO, XPeng, Li Auto e Avatr, che hanno eliminato qualsiasi riferimento alla guida autonoma dai loro materiali promozionali.
I perché della transizione a guida assistita
Una delle principali implicazioni di questa transizione è la crescente enfasi sulla classificazione dei sistemi di assistenza alla guida. Molti produttori ora evidenziano che le loro tecnologie avanzate appartengono alla categoria ADAS L2, che richiede la supervisione costante del conducente. XPeng, ad esempio, ha introdotto polizze assicurative specifiche, come l'”ADAS insurance”, per coprire eventuali incidenti legati a queste tecnologie. Huawei, pur continuando a promuovere le funzionalità ADS sul suo modello Aito M9, ha aggiunto avvertenze chiare sul ruolo ausiliario del sistema.
Al Salone dell’Auto di Shanghai 2025, i leader del settore hanno ribadito l’importanza di una comunicazione chiara e responsabile. Yu Chengdong di Huawei ha sottolineato la necessità di vigilanza da parte dei conducenti, mentre He Xiaopeng di XPeng ha preferito utilizzare il termine “guida intelligente assistita” al posto di “guida autonoma”. Anche Changan e GAC hanno confermato che tutti i loro sistemi rientrano rigorosamente nella categoria L2, sottolineando il loro impegno per la sicurezza.
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