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Dacia C-Neo 2025: la station wagon economica che sfida Skoda e Seat

Di Vincenzo Calvarano
Pubblicato il 3 nov 2025
Dacia C-Neo 2025: la station wagon economica che sfida Skoda e Seat
Dacia estende la gamma nel C-segment con il nuovo Bigster SUV e la C-Neo station: prezzi aggressivi e motorizzazioni mild e full hybrid

Il mercato automobilistico europeo, da sempre terreno di confronto tra innovazione, esigenze di mobilità e attenzione al portafoglio, si trova di fronte a una nuova, audace sfida. A lanciarla è Dacia, marchio ormai sinonimo di razionalità e concretezza, che scommette forte su una strategia tanto chiara quanto coraggiosa: portare auto di segmento C più grandi, spaziose e versatili, ma con un listino che non spaventa. Un approccio che sembra quasi una provocazione, ma che poggia su basi solide e su una tradizione di pragmatismo che il pubblico ha imparato a riconoscere e premiare.

A guidare questa nuova offensiva è la Dacia Bigster, il SUV che ha saputo catalizzare l’attenzione degli addetti ai lavori e del pubblico fin dal suo debutto al Salone di Parigi 2024. L’arrivo nelle concessionarie è previsto per l’inizio del 2025, ma il fermento è già palpabile: in appena sei mesi dalla presentazione, sono piovuti circa 50.000 ordini, segno inequivocabile che la formula “grande auto, piccolo prezzo” non passa mai di moda. Eppure, il Bigster non è che la punta dell’iceberg: a breve sarà la volta della station wagon Dacia C-Neo, pronta a sfidare concorrenti storiche come Seat Leon e Skoda Octavia con un posizionamento di prezzo che promette di fare scuola.

La ricetta di Dacia è semplice solo all’apparenza. Alla base c’è la piattaforma modulare CMF B platform del Gruppo Renault, un’architettura intelligente che consente di contenere i costi senza sacrificare le dimensioni o la sicurezza. Un elemento che, in tempi di rincari generalizzati, fa davvero la differenza e permette di estendere la filosofia “less is more” anche in segmenti dove la concorrenza punta tutto su tecnologia e finiture premium. Dacia, invece, continua a scommettere sull’essenzialità: via il superfluo, largo alla sostanza. Ed è proprio questa la chiave che permette di offrire auto più grandi e spaziose a cifre che restano alla portata di molti.

Il Dacia Bigster arriverà con quattro allestimenti – Essential, Expression, Extreme e Journey – e un listino che oscilla tra i 23.000 e i 29.500 euro. Una fascia di prezzo che, se rapportata alle dimensioni e alle dotazioni di bordo, rappresenta una vera e propria dichiarazione di guerra ai competitor europei. Sul fronte motorizzazioni, la casa rumena gioca la carta della versatilità: si parte con un 1.2 mild hybrid da 140 CV, pensato per chi cerca un compromesso tra prestazioni e consumi, per arrivare a un 1.8 full-hybrid da 155 CV, ideale per chi non vuole rinunciare a un pizzico di brio in più. E per chi ama l’avventura, non manca una versione 4×4 equipaggiata con sistema Terrain Control, per affrontare senza paura anche i percorsi più impegnativi.

Non meno interessante è la strategia per la Dacia C-Neo, station wagon che si preannuncia come l’alternativa intelligente per le famiglie e i professionisti che chiedono spazio, affidabilità e costi di gestione contenuti. Il prezzo, nel Regno Unito, dovrebbe aggirarsi intorno alle 20.000 sterline, una soglia nettamente inferiore rispetto alle rivali più blasonate. Anche qui, la gamma motori si articola tra soluzioni mild hybrid e full-hybrid, con potenze comprese tra 128 e 153 CV, per soddisfare esigenze diverse senza mai perdere di vista il rapporto qualità/prezzo. Resta ancora da sciogliere il nodo sulla disponibilità di una variante a trazione integrale, che potrebbe ulteriormente ampliare il bacino di potenziali clienti.

Ma il vero banco di prova sarà la capacità di Dacia di mantenere quell’equilibrio sottile tra contenimento dei costi e qualità percepita, soprattutto in un segmento dove la clientela è sempre più esigente su tecnologia, comfort e cura dei dettagli. Il segreto, come sempre, sarà nella capacità di sfruttare al massimo le sinergie del Gruppo Renault, ottimizzando processi produttivi e componentistica per offrire un prodotto che, pur restando accessibile, non faccia rimpiangere troppo le proposte premium.

Nei prossimi mesi, occhi puntati su vendite, feedback dei primi clienti e, perché no, su eventuali novità in gamma motori. La strada è tracciata: Dacia vuole diventare protagonista anche nel segmento C, forte di una strategia che punta dritto al cuore del mercato europeo. E se i numeri daranno ragione a questa visione, potremmo trovarci di fronte a una vera rivoluzione nel modo di intendere l’auto “grande”, accessibile e senza compromessi.

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