Una sfida bruciasemaforo per inaugurare il nuovo mega aeroporto di Istanbul. In lizza Kawasaki Ninja H2R, Red Bull F1, un F-16, jet Challenger 605, Aston Martin Vantage, Lotus Evora 430 GT e Tesla Model S P100DL.
Una gara di accelerazione per celebrare l’imminente apertura del nuovo aeroporto di Istanbul, il terzo a servire la megalopoli che si affaccia sullo stretto del Bosforo: il nuovo scalo verrà inaugurato a fine ottobre; e, per l’occasione, è stata organizzata una sfida a chi scatta più rapidamente al semaforo.
La particolarità consiste nel fatto che, contrariamente a quanto avviene di solito, a fronteggiarsi non erano veicoli uguali fra loro, ma totalmente differenti: autovetture a propulsione “tradizionale” (Aston Martin Vantage, Lotus Evora 430 GT), auto elettriche (Tesla Model S P100DL pronta a schierarsi all’imminente Electric GT Championship che prenderà il via il 3 novembre sul tracciato di Jerez de la Frontera), monoposto di F1 (una Red Bull: e non poteva mancare, vista l’immagine “estrema” del team anglo-austriaco e la mission del brand Red Bull), moto (una Kawasaki Ninja H2R), e aerei (un jet privato ed un F-16).
La improvvisata “drag strip” sul quarto di miglio (400 m) allestita dalle autorità turche in quello che, con un traffico stimato di 150 milioni di passeggeri all’anno (e in grado di sopportare picchi di 200 milioni) e per estensione si candida al ruolo di scalo internazionale più grande al mondo, ha visto primeggiare la Kawasaki Ninja H2R, autentica hypermoto da 310 CV a 14.000 giri/min erogati dall’unità 1.0 sovralimentata con turbocompressore, pilotata da Kenan Sofuoğlu (cinque volte campione del mondo Supersport: 2007, 2010, 2012, 2015 e 2016), che ha completato l’accelerazione sui 400 metri in 9”43. Al secondo posto si è piazzata la Red Bull F1 (scattata davanti, al momento del via, ma subito agguantata e superata dalla potentissima “Ninja”), davanti al caccia F-16 turco ed alla Tesla Model S P100DL, transitata sul traguardo prima delle supercoupé Aston Martin e Lotus ed anche del jet Challenger 605.