Peugeot 205 T16: trent’anni fa l’esaltante stagione all’Italiano Rally

Francesco Giorgi
21 Marzo 2016
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Peugeot 205 T16: trent'anni fa l'esaltante stagione all'Italiano Rally

Ripercorriamo il rocambolesco Cir 1986, che Zanussi-Amati chiusero al secondo posto, dietro la Delta S4 di Cerrato, ma con sei vittorie nel carnet.

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Ripercorriamo il rocambolesco Cir 1986, che Zanussi-Amati chiusero al secondo posto, dietro la Delta S4 di Cerrato, ma con sei vittorie nel carnet.

L’ultimo anno delle “Gruppo B” nei rally coincise con una delle stagioni più appassionanti per la specialità: non soltanto a livello internazionale, ma anche fra le gare “di casa nostra”. La data di oggi, 21 marzo, è quella di una importante ricorrenza: i trent’anni dall’entrata in scena, nel Campionato Italiano rally, della Peugeot 205 T16 nelle mani di Andrea Zanussi, che fu protagonista di un testa a testa con la Lancia Delta S4 di Dario Cerrato che iniziò al Rally 1000 Miglia e terminò… nell’ultima gara della stagione.

Fu un campionato memorabile, l’Italiano Rally 1986. Dopo il debutto dell’anno precedente con Gianni Del Zoppo (affiancato, come sempre, da Elisabetta “Betty” Tognana, sorella di Tonino Tognana vincitore dell’Italiano nel 1982) e la vittoria al Rally di Sassari 1985 – primo successo assoluto per il marchio del Leone in un rally di campionato italiano -, Peugeot Italia decise che il 1986 sarabbe stata la stagione del “Grande attack”, per dirla alla Markku Alen.

Per l’importante impegno, la filiale italiana di Peugeot ebbe un concreto apporto logistico e organizzativo da parte del reparto corse ufficiale del Marchio, con Jean Todt e Jean Pierre Nicolas in testa; quest’ultimo presente a Brescia.

“Volante” ufficiale fu scelto il venticinquenne Andrea Zanussi, all’epoca più di una semplice promessa: la giovane età (esattamente dieci anni di meno rispetto al diretto rivale Dario Cerrato) non aveva impedito al pilota friulano di mettersi in mostra, nelle stagioni precedenti, tanto da meritarsi l’attenzione dei “piani alti” di Peugeot Sport.

L’arrivo di Zanussi non fu l’unica novità per Peugeot Italia, che il 21 marzo del 1986 si presentò a Brescia, allo start del Rally 1000 Miglia, profondamente rinnovato. Nel ruolo di direttore sportivo venne chiamato Claudio Berro, mentre Mariolino Cavagnero (cresciuto sotto l’ala di Virgilio Conrero), titolare della Italtecnica, venne scelto per la gestione tecnica della 205 T16.

Il ruolino di marcia di quel Rally 1000 Miglia 1986 parla chiaro: Zanussi, affiancato da “Popi” Amati, e la sua Peugeot 205 T16 terminarono la prima tappa del rally bresciano in seconda posizione assoluta, mentre l’ultima frazione di gara vide il friulano sfortunato protagonista di un incruento incidente che causò il danneggiamento della ruota posteriore destra, tanto che per portare a termine la prova speciale il copilota “Popi” Amati dovette sistemarsi sulla parte sinistra del cofano motore per controbilanciare l’assetto. Il primo impegno 1986 per la Peugeot 205 T16 di Peugeot Italia terminò comunque al quarto posto asosluto.

La dimostrazione della competitività del binomio Zanussi – 205 Turbo 16 arrivò un mese più tardi, sugli sterrati galluresi del Rally Costa Smeralda. L’avversario di primo piano, Henri Toivonen con la Lancia Delta S4 “ufficiale”, era di livello mondiale; tuttavia Zanussi diede spettacolo tanto da concludere a soli 36 secondi dal finlandese, per il quale purtroppo quel Costa Smeralda 1986 avrebbe rappresentato l’ultima vittoria assoluta e l’ultima gara.

Il terzo appuntamento della stagione, il Rally dell’Elba, si disputò in un clima di generale tristezza, essendo a pochi giorni dall’incidente al Tour de Corse che fu fatale a Toivonen e al suo copilota Sergio Cresto: l’accaduto avrebbe portato più avanti la Fia – allora presieduta da Jean Marie Balestre – alla cancellazione dei Gruppi B a partire dal 1987. Andrea Zanussi – “Popi” Amati e la Peugeot 205 T16 tornarono ancora una volta sul podio ed iniziarono a entrare in gioco nell’ottica del campionato: un obiettivo che, a fine maggio, si delineò in maniera più netta grazie alla vittoria assoluta che il duo di Peugeot Italia ottenne a Genova, al Rally della Lanterna: le tortuose strade della Val Trebbia e della Val d’Aveto videro Zanussi – Amati vincitori al termine della lunga notte genovese. Il successo venne amplificato dal settimo posto assoluto conquistato da Anna Cambiaghi al volante di una gialla 205 T16 derivata da un modello “stradale”.

Per poter dare una zampata vincente nella seconda parte di un Campionato Italiano Rally che entrava nel vivo, sarebbe stato necessario poter disporre della ancora più performante 205 T16 Evo2, cioè la stessa che Peugeot aveva schierato negli ultimi appuntamenti del Mondiale Rally 1985. Fino allora, infatti, Peugeot Italia aveva fatto affidamento sulla “vecchia” versione 1984, che comunque non impedì a Zanussi di aggiudicarsi la vittoria al Rally Targa Florio: il successo contribuì a far decidere a Jean Todt e Jean Pierre Nicolas, presenti in Sicilia, ad “esportare” anche in Italia la Evo2. Dopo una terza vittoria stagionale al Rally di Limone Piemonte, ultimo impegno ufficiale per la 205 T16 “Model Year 1984”, concluso da Zanussi su Dario Cerrato – pilota di casa – in seconda posizione, avvenne il salto di qualità.

A fine luglio, avvolta dal mistero fino alla verifiche tecniche, arrivò al Rally della Lana la “tisedici” Evo 2 targata MI 07097Y, ed i risultati furono subito evidenti. La quarta vittoria di stagione fu di Zanussi, che passò in testa al campionato. Ancora una volta, secondo posto per Dario Cerrato, ad oltre otto minuti.

La scena si ripeté al Rally Piancavallo. Nella gara di casa Zanussi e la Peugeot 205 T16 Evo 2 risultarono irresistibili sotto la pioggia, e puntarono dritto al palcoscenico mondiale di Sanremo di inizio ottobre, dove avrebbero occupato il vertice assoluto della classifica nelle prime battute di gara. E qui avenne il “fattaccio” che condizionò non soltanto l’Italiano Rally, ma l’intero Mondiale 1986. I commissari tecnici, fra la terza e la quarta tappa di quel Rally Sanremo 1986, esclusero tutte le Peugeot 205 Gruppo B in gara: sotto accusa finirono le “minigonne mobili” sottoscocca. Peugeot avrebbe successivamente vinto l’appello discusso a Parigi qualche settimana più tardi; di conseguenza la gara venne annullata, senza che ciò potesse essere di conforto a Zanussi per la perdita di punti “pesanti” nell’ottica del campionato.

La Peugeot 205 T16 Evo2… senza Minigonne prese la strada di Messina: fu al rally siciliano che Zanussi agguantò la sesta vittoria stagionale. Ma tutto si giocò a inizio dicembre, dall’altra parte d’Italia, al Rally Val D’Aosta ultima prova del Campionato Italiano Rally 1986. Un estusiasmante testa a testa con la Delta S4 – Totip di Dario Cerrato accompagnò tutta la gara: a quattro prove dal termine, Zanussi – Amati erano in testa, con 18 secondi di vantaggio. Ma sulla “speciale” di La Salle, il driver di Peugeot Italia incappò in una serie di chiodi, seminati sulla strada da mano sconosciuta. Dario Cerrato, arrembante, vinse gara e titolo.

Di quella fantastica stagione 1986 resta vivo nel cuore degli appassionati il ricordo del duello Cerrato – Zanussi e lo spettacolo delle Gruppo B al culmine dell’evoluzione.

 

Peugeot 205 T16 Gruppo B all'Italiano Rally 1986: la storia nelle immagini

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