Sulla questione è intervenuto il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi: “Le norme del Codice della strada non sono fatte per sanare i bilanci”.
Sulla questione è intervenuto il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi: “Le norme del Codice della strada non sono fatte per sanare i bilanci”.
Il modus operandi di molte amministrazioni comunali di lasciar decorrere i 90 giorni per la contestazione delle multe non dalla data di commissione della multa stessa ma da quella in cui gli organi accertatori visionano i fotogrammi degli apparecchi, è stata bocciata dal Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. “L’accertamento inizia quando l’operatore verifica l’infrazione” ha dichiarato il Ministro.
La polemica è arrivata in Parlamento a seguito della marea di multe che nelle scorse settimane sono state commissionate a Milano.
Durante il question time alla Camera, Lupi ha definito “illeggittima” questa prassi: “Le norme del Codice della strada non sono fatte per sanare i bilanci” ha detto. Immediata la replica della giunta milanese: “Le dichiarazioni del ministro Lupi ci meravigliano“, ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale, Marco Granelli. “Voglio chiarire un equivoco: il Comune non fa cassa con le multe ma la Polizia locale ha il dovere di sanzionare chi non rispetta la legge e mette a repentaglio l’incolumità propria e quella degli altri utenti della strada. Anche così abbiamo dimezzato gli incidenti a Milano“.
Ad ogni modo il ministero ha fatto sapere che “laddove dovessero pervenire ulteriori segnalazioni di fattispecie analoghe, assumerà le opportune valutazioni in ordine all’eventuale emanazione di una circolare esplicativa finalizzata a favorire l’uniformità del giudizio delle prefettura nell’attività di decisione dei ricorsi presentati dai cittadini“.