La 911 rappresenta il modello icona di Porsche: scopriamo ora tutti i modelli che hanno rappresentato la storia della leggendaria coupé tedesca.
La 911 rappresenta il modello icona di Porsche: scopriamo ora tutti i modelli che hanno rappresentato la storia della leggendaria coupé tedesca.
Ci sono auto che rappresentano la storia dell’automobilismo ma solo una è rimasta fedele al progetto originale: la Porsche 911. Presentata nel 1963 al Salone di Francoforte, la coupé tedesca era stata battezzata inizialmente 901 ma problemi legali con Peugeot (il costruttore francese aveva registrato tutte le sigle a numeri con lo zero in mezzo) portarono alla leggendaria sigla 911.
Arrivata sul mercato nel 1964, la Porsche 911 si presentò con soluzioni meccaniche che ne decretarono il successo: coupé 2+2, motore posteriore a sbalzo 6 cilindri boxer raffreddato ad aria, trazione posteriore, sospensioni a quattro ruote indipendenti con barra di torsione, 4 freni a disco, cambio a quattro marce (la quinta era optional), peso poco superiore ai 1000 kg e 130 cavalli di potenza.
Proprio grazie alle inconsuete scelte meccaniche, la Porsche 911 conquistò la clientela di tutto il mondo: nonostante fosse impegnativa da guidare al limite (molti proprietari per trovare una soluzione al muso troppo leggero mettevano sacchi di sabbi nel bagagliaio anteriore) regalava sensazioni al volante sconosciute in casa Porsche.
Il successo della Porsche non è arrivato solamente dagli incredibili risultati commerciali: nel corso degli anni la coupé di Stoccarda è stata utilizzata in decine di miglia di competizioni, partendo dai safari, passando dai rally e arrivando a gare di durata come la 24 Ore di Le Mans.
Arrivata ormai alla sesta generazione (il modello battezzato progettualmente 991 sarà presentato al Salone di Francoforte 2011) la Porsche 911 non ha mai perso in tutti questi anni le caratteristiche principali del modello lanciato quasi 50 anni: una linea fedele nel tempo, un grande piacere di guida, l’immancabile chiave di accensione a sinistra, una buona affidabilità e la possibilità di essere utilizzata tutti i giorni senza dover rinunciare a portarsi dietro la moglie o i figli.
Scopriamo ora le versioni e i modelli che hanno rappresentato la storia della Porsche 911.
1964 – 1989: serie 901
1964– Debutto della prima versione spinta dal motore Boxer 6 cilindri da 130 cavalli, 2.0 L di cilindrata, raffreddato ad aria e abbinato a carburatori Solex o Weber. Cambio manuale a quattro rapporti con il quinto offerto come optional, quattro freni a disco con pinze in ghisa a due pistoncini.
1967– Con il debutto della versione 1967 la Porsche 911 viene offerta, oltre alla versione coupé, in abbinamento alla carrozzeria Targa. Nome scelto dopo la sesta vittoria assoluta nella Targa Florio del 1966, la Porsche 911 Targa presenta un tetto asportabile che può essere piegato e riposto nel cofano anteriore. Nello stesso anno viene presentata la Porsche 911 S, venduta in versione Coupé e Targa, dove la potenza sale da 130 a 160 cavalli.
1968-1969: la gamma della Porsche 911 si allarga notevolmente. Oltre all’introduzione del cambio semi-automatico Sportomatic e dell’allungamento del passo (per migliorare la stabilità) da 2211 a 2268 mm, vengono introdotti i seguenti modelli: 911 T Coupé e Targa 110 cavalli, 911 L Coupé e Targa 130 CV, 911 SCoupé e Targa 160 CV con iniezione meccanica Bosch.
1972– La cilindrata sale a 2.4 Litri e i motori della Porsche 911 diventano meno inquinanti grazie alla possibilità di utilizzare benzina a ridotto numero di ottani. L’aumento di cilindrata porta anche un aumento di potenza: la 911 T arriva a 130 cv, la 911 E a 165 e la 911 S a 190 cavalli.
1973– Porsche deve omologare per l’uso stradale una vettura da usare nelle competizioni e per farlo presenta la 911 Carrera RS 2.7, con motorizzazione 6 cilindri Boxer da 210 cavalli e proposta nelle versioni Touring (costruita in 1.308 esemplari) e Corsa (realizzata in 207 esemplari). Entrambe le versioni sono dotate del caratteristico spoiler sul cofano motore ribattezzato a “coda di anatra” diventato nel tempo un tratto distintivo delle Porsche più potenti.
1976– Oltre alle versioni 911 Coupé e Targa da 165 cavalli e Carrera da 200 cv, Porsche commercializza nel 1976 la 911 Turbo Coupé: mossa dall’unità Boxer 3.0 L, è in grado di scaricare sulle ruote posteriori 260 cavalli di potenza. Questo modello fu necessario per l’omologazione della 911 3.0 RSR da corsa.
1981: Porsche presenta al Salone di Francoforte una 911 Cabriolet Concept, arriva sul mercato l’anno successivo; da allora la versione cabrio è sempre rimasta presenta nei listini della 911.
1989 – 1993: serie 964
A partire dal 1989 La Porsche 911 cambia faccia con l’arrivo della versione 964. Dotata per la prima volta della trazione integrale (battezzata Carrera 4) e di accessori come airbag e ABS, la 911 vede salire la cilindrata a 3600cc e la potenza va dai 250 cavalli della Carrera 2 fino ai 381 della versione Turbo (proposta anche in versione cabrio).
1993 – 1998: serie 993
Per molti puristi del marchio di Stoccarda la serie 993 è l’ultima vera Porsche 911prodotta. Il motivo? La serie successiva 996 abbandonò il raffreddamento ad aria per il motore Boxer. Caratterizzata da un significato restyling, la Porsche 993 presentava nuove sospensioni posteriori e il fondo piatto, soluzione copiata dalla Formula 1 e per la prima volta utilizzata per una vettura di serie. Tra le novità abbinate alla serie 993, il debutto della versione Targa 4S: si trattava di una Carrera 4 ma dotata di un grande tetto apribile panoramico in cristallo azionato elettricamente.
1998 – 2004: serie 996
Se la Porsche 993 fece innamorare milioni di appassionati, la 996 fu accolta freddamente. Prima 911 con raffreddamento a liquido dopo 34 anni di storia, la 996 fu criticata per la linea troppo simile alla piccola Boxster. Prodotta fino al 2004, la Porsche 996 arrivò fino alla potenza di 483 cavalli grazie ad una versione potenziata del modetto GT2.
2004 – 2011: serie 997
Sotto la carrozzeria non erano molte le novit&agr