"Crisi dell’auto in Europa: Tronchetti Provera svela il fallimento del Green Deal
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La crisi che attanaglia il settore automobilistico europeo non è solo una questione di mercato, ma un riflesso dell’assenza di una strategia condivisa a livello continentale. Marco Tronchetti Provera, noto imprenditore italiano, ha espresso critiche severe nei confronti dell’Unione Europea, sottolineando come il Green Deal, nato con l’intento di guidare la transizione ecologica, sembri invece essere più un compromesso politico interno alla Germania che un piano efficace per l’intera Europa.
Secondo Tronchetti Provera, il principale problema risiede nella mancanza di una visione comune tra gli Stati membri e la Commissione Europea. In un panorama frammentato, le iniziative nazionali prevalgono, lasciando l’industria automobilistica priva di un sostegno unitario. In questo contesto, la Germania si distingue per un approccio più concreto, pur essendo parte della causa delle attuali difficoltà. L’assenza di una vera collaborazione UE-industria si traduce in una debolezza strutturale che mina la competitività dell’intero settore.
Le normative europee, spesso considerate rigide e poco pragmatiche, rappresentano un ulteriore ostacolo. “L’Europa si trova in una posizione di fragilità,” ha dichiarato l’imprenditore, riferendosi alle lacune nei settori strategici come il digitale e l’intelligenza artificiale. Tuttavia, ha riconosciuto segnali positivi nel comparto della difesa, dove aziende come Leonardo guidano l’innovazione. Questo scenario sottolinea l’urgenza di rafforzare la competitività industriale europea attraverso politiche più mirate e un dialogo costruttivo tra istituzioni e imprese.
Tronchetti Provera ha inoltre commentato le politiche protezionistiche dell’ex presidente statunitense Donald Trump, descrivendole come provocazioni strategiche che, nonostante tutto, richiedono un dialogo aperto. In questo senso, ha lodato l’approccio “ragionevole e collaborativo” del governo italiano, che potrebbe rappresentare un modello per affrontare le sfide globali.
Non è il solo a lanciare l’allarme: anche leader come John Elkann e Luca de Meo hanno sottolineato l’urgenza di agire entro il 2025 per evitare un declino irreversibile. La transizione ecologica e la sostenibilità non sono più rimandabili, soprattutto di fronte alla crescente competizione con la Cina. Il tempo stringe e senza una strategia coordinata, il rischio è di perdere ulteriormente terreno su scala globale.
La sfida, dunque, è quella di costruire una visione europea unitaria. Politiche industriali coordinate, incentivi per la ricerca e sviluppo e un rafforzamento del dialogo tra istituzioni e imprese sono elementi imprescindibili per superare la crisi. In assenza di queste azioni, l’Europa rischia di rimanere indietro in un settore che, storicamente, è stato uno dei pilastri della sua economia.
Il messaggio di Tronchetti Provera è chiaro: il futuro dell’automobile europea dipende dalla capacità di adottare un approccio integrato e lungimirante. La posta in gioco non è solo la sopravvivenza di un’industria, ma il ruolo stesso dell’Europa nel panorama economico globale.
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