Citycar elettrica low-cost: la nuova Nissan Pixo è in arrivo
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Certe storie, si sa, sono fatte per tornare. E così, in un panorama automobilistico in continua evoluzione, il ritorno della Nissan Pixo in versione elettrica si annuncia come uno di quei colpi di scena che non passano inosservati. Dopo aver lasciato il segno tra le citycar nel 2008, la piccola giapponese si prepara a fare il suo ingresso nel mondo della mobilità sostenibile, forte di un’eredità che oggi si trasforma in una nuova opportunità per chi cerca soluzioni agili, compatte e attente all’ambiente.
La notizia, per chi mastica il settore, non arriva come un fulmine a ciel sereno: Nissan, infatti, ha recentemente avviato le pratiche per il rinnovo del marchio Pixo in Europa, lasciando intendere che dietro le quinte si stia lavorando a qualcosa di decisamente concreto. Non si tratta di un semplice restyling, ma di una vera e propria rinascita, con un progetto che vede la collaborazione tra Nissan, Renault e un partner cinese ancora top secret. Una sinergia che, come ormai consuetudine nell’industria automobilistica, punta a ottimizzare i costi e a offrire un prodotto accessibile, con un prezzo che dovrebbe mantenersi sotto la soglia psicologica dei 20.000 euro.
E proprio qui entra in gioco la Renault Twingo, la cui prossima generazione E-Tech Electric farà da base tecnica alla nuova Pixo a zero emissioni. La piattaforma condivisa rappresenta una delle mosse più intelligenti dell’alleanza Renault-Nissan, già ampiamente collaudata con altri modelli come la Micra di ultima generazione, figlia della fortunata Renault 5 E-Tech Electric. In un mercato dove la citycar elettrica sta vivendo una vera e propria esplosione, la strategia di condividere risorse e know-how tecnologico si rivela una carta vincente per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento non solo al prezzo, ma anche alla qualità e alla personalità del prodotto.
Non è un caso, infatti, che Nissan abbia deciso di rispolverare un nome come Pixo, legato a doppio filo alla storia recente del marchio. Chi ricorda la prima generazione sa bene che, nel 2008, la piccola giapponese nacque dalla collaborazione con Suzuki, condividendo molto con la Alto (nota anche come A-Star in India), ma riuscendo comunque a distinguersi grazie a soluzioni estetiche specifiche e a un carattere tutto suo. Oggi, il copione si ripete, ma il salto tecnologico è di quelli che fanno la differenza: si passa da un motore termico a un cuore elettrico, in linea con le tendenze più attuali e con la crescente attenzione verso la mobilità sostenibile.
Le informazioni ufficiali sui dettagli tecnici, al momento, sono ancora centellinate. Tuttavia, è facile ipotizzare che la nuova Pixo erediterà dalla gemella francese tutte le soluzioni più avanzate in termini di efficienza, autonomia e connettività. L’obiettivo è chiaro: offrire al pubblico europeo una citycar elettrica che non sia solo economica, ma anche piacevole da guidare e capace di distinguersi in un segmento sempre più affollato. Il design, stando alle prime indiscrezioni, potrebbe strizzare l’occhio alle linee retrò che tanto successo stanno riscuotendo con le nuove Renault R4 e R5, per un mix di nostalgia e modernità che non lascia indifferenti.
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