Cosa stai cercando?
Cerca

Citroën sconvolge il mercato: auto elettriche da 8.900 euro

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 7 ott 2025
Citroën sconvolge il mercato: auto elettriche da 8.900 euro
Citroën unisce ecobonus e contributo aziendale su ë‑C3 e ë‑C3 Aircross: prezzi scontati, ISEE <40.000 e rottamazione Euro 5 richiesti. Dettagli su autonomia e garanzia.

Nel panorama sempre più dinamico dell’automotive, dove la corsa all’innovazione si intreccia con la necessità di rendere la mobilità sostenibile accessibile a tutti, Citroen decide di alzare l’asticella e sparigliare le carte con una proposta che non passa certo inosservata. La casa francese, fedele al proprio spirito pionieristico, lancia una campagna che promette di riscrivere le regole del gioco per chi sogna un’auto a zero emissioni senza dover mettere mano a cifre proibitive. Ecco che, con un colpo di scena degno dei migliori lanci di mercato, la gamma elettrica si apre a un pubblico sempre più ampio grazie a una doppia leva promozionale: l’accoppiata tra ecobonus e contributo diretto della casa, un binomio che, almeno sulla carta, potrebbe far vacillare anche i più scettici.

Nel dettaglio, la strategia commerciale si concentra su due assi nella manica: la e C3 e la e C3 Aircross. Si tratta di modelli che incarnano due anime distinte ma complementari dell’offerta a batterie: la prima, compatta e scattante, perfetta per il traffico cittadino; la seconda, più spaziosa e versatile, ideale per chi cerca un pizzico di avventura senza rinunciare all’efficienza. Entrambe condividono la stessa architettura tecnica: un motore elettrico da 83 kW (113 CV) abbinato a una batteria litio-ferro-fosfato da 44 kWh, una scelta non casuale che privilegia affidabilità e durata rispetto a soluzioni più sofisticate ma anche più costose. In soldoni, la e C3 promette un’autonomia WLTP di 320 km – che nel ciclo urbano può salire fino a 440 km – mentre la sorella maggiore, la e C3 Aircross, si attesta sui 300 km WLTP, con la chicca della versione a sette posti per chi non vuole farsi mancare nulla.

Ma il vero colpo di teatro arriva quando si mette mano al portafoglio: sommando il massimo degli incentivi statali – che possono arrivare fino a 11.000 euro – al contributo aggiuntivo di Citroen, il prezzo d’ingresso si fa quasi irrinunciabile. Si parte da 8.900 euro per la e C3 in versione You, 9.900 euro per la Plus e 10.900 euro per la Max. Il SUV e C3 Aircross, dal canto suo, è proposto a partire da 11.900 euro per le versioni You e Plus, mentre la Max si ferma a 12.900 euro. Numeri che, in un mercato dove il prezzo è spesso il principale deterrente all’acquisto di un’elettrica, rappresentano un vero spartiacque.

Tuttavia, come spesso accade nelle offerte più allettanti, il diavolo si nasconde nei dettagli. L’accesso a queste condizioni è infatti vincolato a una serie di requisiti che non tutti potranno soddisfare. Innanzitutto, è necessario risiedere in un’area urbana funzionale – un criterio che esclude in partenza chi vive in zone extraurbane e magari avrebbe proprio bisogno di un’auto elettrica per i tragitti quotidiani. In secondo luogo, bisogna rottamare un veicolo fino alla classe Euro 5, una condizione che taglia fuori chi possiede auto più recenti e vorrebbe comunque fare il salto verso la mobilità green. E, come se non bastasse, è richiesto un ISEE inferiore a 40.000 euro, con l’intento dichiarato di privilegiare le famiglie con redditi medio-bassi e rendere la transizione elettrica davvero inclusiva.

Non manca poi l’attenzione al post-vendita, un aspetto spesso trascurato ma fondamentale per chi guarda al costo totale di possesso. Con il programma “Citroën We Care”, la garanzia viene estesa fino a 8 anni o 160.000 km, a patto di effettuare la manutenzione presso la rete ufficiale. Un plus che, considerando la giovane età del mercato elettrico e le incertezze che ancora aleggiano sulla durata delle batterie, può rappresentare una vera e propria ancora di sicurezza per l’acquirente.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto dove il ruolo degli ecobonus e degli incentivi statali si conferma cruciale: senza il sostegno pubblico, la mobilità elettrica rischia di restare un privilegio per pochi. La mossa di Citroen va quindi letta come un tentativo concreto di accelerare la diffusione delle auto a batterie, abbattendo quella barriera psicologica (ed economica) che spesso frena i potenziali clienti. Resta da vedere se la rete di vendita saprà cogliere la palla al balzo e trasformare l’interesse in contratti firmati, soprattutto in un momento in cui la disponibilità degli incentivi può cambiare da un giorno all’altro.

Certo, non mancano le voci critiche: la selettività dei requisiti – in particolare l’obbligo di rottamazione e il vincolo di residenza – rischia di escludere una fetta non trascurabile di potenziali acquirenti, mentre la struttura dei prezzi tra i diversi allestimenti, specie nella gamma Aircross, potrebbe richiedere qualche chiarimento in più da parte dei concessionari. Dal punto di vista tecnico, la scelta della batteria LFP rappresenta un compromesso intelligente: si sacrifica qualcosa in termini di autonomia sui lunghi tragitti, ma si guadagna in robustezza e costi di gestione, rendendo la soluzione ideale per chi si muove prevalentemente in città.

Per chi fosse interessato a scoprire tutte le configurazioni disponibili, verificare la disponibilità o approfondire le condizioni dell’offerta, il consiglio è quello di rivolgersi direttamente alle concessionarie Citroen o consultare il sito ufficiale. In un mercato dove la rapidità di risposta può fare la differenza, meglio non farsi trovare impreparati: l’elettrico, almeno stavolta, potrebbe davvero essere a portata di mano.

Se vuoi aggiornamenti su Auto elettriche inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Seguici anche sui canali social
Seguici su TikTok @motori_it
Seguici su TikTok
Motori_it
Seguici su X

Ti potrebbe interessare