Cina, record storico per le auto elettriche: la nuova regina non è Tesla
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Il mercato automobilistico cinese si conferma, ancora una volta, come il vero laboratorio mondiale della mobilità elettrica, con numeri e dinamiche che raccontano di una competizione senza esclusione di colpi. Nel mese di settembre 2025, le immatricolazioni di veicoli elettrici in Cina hanno toccato nuovi record, mettendo in luce non solo la vitalità di un settore in costante fermento, ma anche la capacità dei costruttori di interpretare – e spesso anticipare – le esigenze di un pubblico sempre più esigente e variegato. In questo scenario, la Tesla Model Y si è imposta come protagonista assoluta, confermando il suo ruolo di riferimento nel segmento NEV e aprendo nuovi orizzonti per la mobilità a zero emissioni.
Con 51.173 unità immatricolate, la Tesla Model Y ha scalato la vetta delle vendite, segnando un incremento del 6,16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che non sorprende chi conosce la capacità del marchio americano di innovare costantemente la propria offerta: il recente lancio della variante Model Y L a sei posti, pensata appositamente per il mercato cinese, ha rappresentato un vero e proprio asso nella manica, intercettando la domanda di comfort e versatilità da parte delle famiglie urbane. Nonostante ciò, il primato assoluto delle vendite spetta ancora una volta alla Wuling Hongguang Mini EV, che con le sue 54.498 unità consegnate conferma quanto il fattore prezzo e la praticità siano leve fondamentali per il successo nel contesto cinese.
La classifica delle auto più vendute nel segmento NEV non si esaurisce qui: alle spalle dei due colossi, la Geely Geome Xingyuan si attesta a quota 50.203 immatricolazioni, seguita dalla BYD Song (42.178 unità) e dalla BYD Qin (41.057 unità). Questi dati, oltre a sottolineare la vivacità della concorrenza locale, fotografano una realtà in cui la diversificazione dell’offerta e la capacità di presidiare più segmenti di mercato rappresentano le chiavi per mantenere la leadership. In questo contesto, BYD si conferma come il vero gigante della mobilità elettrica cinese, con un totale di 393.000 veicoli venduti, seguito da Geely (273.000) e Chery (269.000), numeri che danno la misura di una supremazia costruita su investimenti costanti in ricerca e sviluppo e su una rete commerciale capillare.
Non mancano le sorprese: tra i nuovi protagonisti del mercato si fa strada la Xiaomi YU7, che ha superato le 22.000 immatricolazioni in pochi mesi dal lancio. Un risultato che testimonia come la convergenza tra know-how tecnologico e competenze automobilistiche possa rapidamente trasformarsi in quote di mercato significative, specie in un ecosistema come quello cinese, sempre attento alle innovazioni e alle nuove tendenze. L’ascesa di Xiaomi nel settore NEV è il segnale che la partita si gioca anche – e forse soprattutto – sulla capacità di integrare servizi digitali avanzati, connettività e user experience inedite.
A livello complessivo, il segmento NEV (New Energy Vehicles) ha registrato una crescita del 22,4% su base annua, raggiungendo la cifra record di 1,5 milioni di unità vendute nel solo mese di settembre. Un dato che non solo consolida la posizione della Cina come primo mercato mondiale per la mobilità elettrica, ma che pone il Paese all’avanguardia anche in termini di innovazione e sviluppo tecnologico. Non è un caso che ben 13 dei 25 modelli più venduti appartengano proprio a questa categoria, segno di una domanda in rapida evoluzione e di una crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale.
Sul fronte delle strategie commerciali, si assiste a una polarizzazione sempre più marcata: da un lato, l’approccio orientato alla convenienza economica – come dimostra il successo della Wuling Hongguang Mini EV – continua a esercitare un forte appeal sulle fasce di consumatori più attente al prezzo; dall’altro, la tendenza a proporre versioni premium e personalizzate per il mercato locale, come la Tesla Model Y L, rappresenta la risposta dei brand globali alla crescente sofisticazione della domanda. In questo quadro, la Tesla Model 3 mostra invece segnali di difficoltà, con un calo delle vendite del 15,19% su base annua e il quinto mese consecutivo di flessione, a conferma di quanto la concorrenza interna sia diventata agguerrita e la capacità di rinnovarsi sia ormai imprescindibile.
Gli analisti, pur riconoscendo la solidità del trend di crescita, non nascondono alcune incognite all’orizzonte: la sostenibilità degli incentivi statali, la pressione sui margini dovuta alla guerra dei prezzi e la necessità di mantenere un ritmo di innovazione elevato sono tutti fattori che potrebbero ridefinire gli equilibri nei prossimi mesi. Tuttavia, ciò che appare evidente è che il mercato delle vendite Cina di veicoli elettrici rimane il banco di prova per tutte le strategie globali: chi saprà interpretare meglio le esigenze di questo pubblico, offrendo prodotti competitivi sia in termini di prezzo che di contenuto tecnologico, sarà destinato a dettare il passo nel panorama internazionale della mobilità elettrica.
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