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Accise e aumenti carburanti: la doppia minaccia per i portafogli degli italiani

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 6 nov 2025
Accise e aumenti carburanti: la doppia minaccia per i portafogli degli italiani
Prezzi carburanti in Italia in crescita: medie alla pompa e sulle autostrade, rincari consigliati dai marchi e aumento dell'accisa sul diesel dal 1° gennaio 2026.

Una nuova ondata di rincari si abbatte sugli automobilisti italiani, costretti a fare i conti con l’ennesima impennata dei carburanti. L’aumento dei prezzi alla pompa non è più una sorpresa, ma una spiacevole costante che pesa sempre di più sul bilancio familiare, complici le strategie delle principali compagnie e le prospettive poco rassicuranti sul fronte fiscale. Non solo, all’orizzonte si profila anche una nuova accisa che rischia di mettere definitivamente in ginocchio chi utilizza il proprio veicolo per lavoro o per necessità quotidiane.

Negli ultimi giorni, il quadro generale dei prezzi dei carburanti si è fatto ancora più critico. Gli operatori del settore, tra cui spiccano nomi come Eni e Q8, hanno ritoccato verso l’alto i listini consigliati, con aumenti compresi tra 1 e 2 centesimi al litro. Una mossa che segue a ruota la crescita delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati e che, come spesso accade, si ripercuote in modo diretto e immediato sulle tasche degli automobilisti.

Il monitoraggio condotto su circa 18.000 stazioni di servizio mostra come la benzina in modalità self abbia raggiunto una media nazionale di 1,704 euro/litro, mentre il gasolio si attesti a 1,648 euro/litro. Una differenza, questa, che si fa sentire soprattutto tra i distributori tradizionali e le cosiddette pompe bianche, sempre più apprezzate da chi cerca di risparmiare qualche centesimo ad ogni rifornimento. Proprio le pompe bianche si confermano, ancora una volta, la scelta più oculata per chi non vuole farsi travolgere dall’ondata di rincari, offrendo prezzi mediamente inferiori rispetto alle grandi compagnie.

La situazione si complica ulteriormente quando si tratta di rifornirsi in autostrade, dove la benzina self supera ormai quota 1,80 euro/litro e il servito vola ben oltre i 2 euro sia per la benzina che per il gasolio. Una soglia psicologica che, una volta superata, diventa un vero e proprio salasso per chi si trova a dover percorrere lunghi tragitti. Le autostrade restano così un territorio ostile per il portafoglio degli italiani, dove la ricerca del distributore più conveniente si trasforma spesso in una caccia al tesoro senza lieto fine.

In questo scenario, i carburanti alternativi rappresentano una piccola ancora di salvezza. Il GPL si mantiene su livelli relativamente stabili, con una media di 0,690 euro/litro, mentre il Metano si attesta a 1,406 euro/kg. Da segnalare anche il ruolo crescente del GNL, che, pur restando una nicchia, inizia a farsi strada come soluzione per chi guarda con attenzione alle nuove tecnologie e alla sostenibilità. Tuttavia, la volatilità dei mercati e le incertezze normative rendono difficile fare previsioni affidabili su una reale inversione di tendenza.

Il vero nodo, però, resta quello fiscale. Dal gennaio 2026, infatti, scatterà un aumento dell’accisa sul gasolio pari a 4,05 centesimi al litro, con l’obiettivo dichiarato di equiparare la tassazione tra gasolio e benzina. Una scelta che avrà un impatto diretto e tangibile: secondo le stime, chi effettua due rifornimenti mensili dovrà mettere in conto una spesa extra di circa 80 euro l’anno. Un colpo di grazia per chi già fatica a tenere sotto controllo le uscite legate alla mobilità.

Non sorprende, quindi, che le associazioni dei consumatori abbiano alzato la voce, chiedendo a gran forza maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi e interventi strutturali per tutelare le fasce più deboli. Le proposte sul tavolo spaziano da misure compensative mirate a una revisione complessiva della fiscalità energetica, ma la sensazione diffusa è che la soluzione sia ancora lontana. Nel frattempo, gli esperti suggeriscono strategie di sopravvivenza quotidiana: monitorare i prezzi tramite app dedicate, scegliere i giorni più favorevoli per il rifornimento, preferire le pompe bianche e valutare con attenzione l’utilizzo di carburanti alternativi.

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