BYD Han: design Loong Face e tecnologia a 900 volt [FOTO SPIA]
Quando si parla di rivoluzione nel settore automobilistico, il nome BYD non può che emergere con forza, soprattutto in relazione alla nuova generazione della sua ammiraglia. Con la futura BYD Han, il costruttore cinese punta deciso al segmento premium, giocando la carta dell’innovazione tecnologica e di una presenza scenica che non lascia indifferenti. Dalle recenti foto spia, la strategia del marchio appare chiara: proporre una berlina fastback di dimensioni generose, ben 5,2 metri di lunghezza, pronta a sfidare le concorrenti più blasonate e i nuovi player dell’auto elettrificata.
Il primo elemento che salta all’occhio è il nuovo linguaggio stilistico Loong Face, una firma estetica che trasmette modernità e tradizione. Il cofano a clamshell, le fiancate snelle e le maniglie a scomparsa rappresentano una sintesi perfetta tra eleganza e funzionalità, mentre l’impatto visivo è ulteriormente rafforzato dal sofisticato sistema lidar posizionato sul tetto. Quest’ultimo dettaglio non è solo una questione di stile: si tratta di un indizio concreto delle ambizioni della casa cinese in materia di sistemi avanzati di assistenza alla guida, pensati per affrontare con disinvoltura anche gli scenari urbani più complessi.
Sul fronte tecnico, le indiscrezioni si rincorrono tra gli addetti ai lavori. Sembra ormai certo che la nuova BYD Han sarà costruita su un’architettura elettrica a 900 volt, soluzione che promette ricariche rapidissime e una gestione ottimale delle prestazioni, elementi chiave per conquistare una clientela sempre più esigente e attenta all’efficienza. Non meno rilevante è la presenza del propulsore Xiaoyun 1.5 TI, noto per la sua elevata efficienza termica, che potrebbe rappresentare il vero asso nella manica per chi cerca il giusto equilibrio tra potenza e consumi ridotti.
Ma la vera sorpresa riguarda l’autonomia: la variante plug-in hybrid della Han sarebbe in grado di percorrere fino a autonomia 300 km in modalità esclusivamente elettrica, secondo i cicli di prova locali. Un dato che, se confermato, collocherebbe la berlina BYD ai vertici della categoria, offrendo una soluzione concreta a chi desidera muoversi in città e fuori porta senza l’ansia della ricarica frequente. È chiaro che una simile prestazione, se validata nei test ufficiali, rappresenterebbe un punto di svolta non solo per il marchio, ma per l’intero segmento premium delle plug-in.
Esteticamente, la nuova Han non rinuncia a una forte identità visiva. Il posteriore, caratterizzato dalle nuove luci a tema Phoenix Feather, si ispira ai motivi della tradizione cinese, reinterpretandoli in chiave contemporanea. Il design fastback, unito a superfici pulite e a dettagli curati, non solo migliora l’efficienza aerodinamica, ma contribuisce anche a un comfort acustico di alto livello, qualità sempre più richiesta da chi sceglie un’auto di questa fascia.
Nonostante l’entusiasmo che circonda la futura Han, è fondamentale mantenere uno sguardo critico. BYD non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulle specifiche tecniche né sulle tempistiche di lancio. Le informazioni attualmente disponibili derivano da avvistamenti su strada e da analisi degli appassionati, non da comunicazioni ufficiali del costruttore. In questo scenario, gli esperti invitano alla prudenza: l’effettiva implementazione della tecnologia 900 volt, i livelli di autonomia 300 km e le capacità di guida autonoma dovranno essere confermati da test su strada e validazioni ufficiali.
Dal punto di vista commerciale, la strategia di BYD appare ormai delineata: rinnovare la gamma Han per ampliare la propria offerta nel segmento premium, rafforzando la riconoscibilità del marchio sia sul mercato nazionale che su quello internazionale. Restano tuttavia aperti alcuni interrogativi, soprattutto per quanto riguarda la normativa sulla guida autonoma e la taratura dei software di sicurezza, aspetti che possono variare notevolmente da un mercato all’altro e che rappresentano un banco di prova decisivo per la nuova ammiraglia.
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