BYD difende la sua reputazione: dati finanziari e analisi smentiscono le voci di crisi

BYD, gigante cinese dell’automotive, si trova al centro di una polemica che coinvolge il paragone con la crisi di Evergrande (colosso immobiliare cinese). A lanciare l’accusa è stato Wei Jianjun, presidente di Great Wall Motor, che ha insinuato la possibilità di un “Evergrande dell’industria automobilistica” prossimo al collasso. Tuttavia, Li Yunfei, direttore generale del Brand e delle Relazioni Pubbliche di BYD, ha respinto con fermezza queste affermazioni, definendole come campagne diffamatorie prive di fondamento e mirate a danneggiare l’immagine dell’azienda.

Per sostenere la propria posizione, BYD ha presentato un’analisi dettagliata che dimostra la solidità finanziaria dell’azienda. Tra i dati più rilevanti emerge un rapporto asset-liability del 70%, significativamente inferiore rispetto a concorrenti globali come Ford (84%), GM (76%) e persino Apple (80%). Il debito complessivo di BYD ammonta a 580 miliardi di yuan, una cifra che impallidisce se confrontata con i 2,7 trilioni di Toyota o i 3,4 trilioni di Volkswagen. Ancora più significativo è il debito a interesse, che si attesta a soli 28,6 miliardi di yuan, contro gli 86 miliardi di Geely e i 94,5 miliardi di SAIC.

Un altro aspetto chiave che evidenzia la stabilità dell’azienda è rappresentato dai rapporti con i fornitori. BYD registra una media di 127 giorni per i pagamenti, un dato identico a quello di Geely e decisamente migliore rispetto ai 163 giorni di Great Wall Motor. Questo conferma l’efficienza gestionale del colosso cinese.

I risultati finanziari del 2024 rafforzano ulteriormente l’immagine di solidità di BYD. L’azienda ha registrato ricavi per 777,1 miliardi di yuan, un utile netto di 40,3 miliardi e ha investito 54,2 miliardi in ricerca e sviluppo, segno di un impegno costante verso l’innovazione. Inoltre, la liquidità disponibile si attesta a 154,9 miliardi di yuan, garantendo ampi margini di manovra finanziaria.

Il contesto del mercato auto cinese offre un ulteriore spunto di riflessione. La penetrazione dei veicoli elettrici ha superato il 52%, con una quota di mercato interna che supera il 60%. Per il secondo anno consecutivo, la Cina si conferma leader mondiale nell’esportazione di automobili, consolidando la propria posizione come epicentro dell’industria automobilistica globale.

In risposta alle accuse, Li Yunfei ha annunciato che BYD ha già segnalato queste campagne diffamatorie alle autorità competenti e intende intraprendere azioni legali contro i responsabili. Questo passo sottolinea la determinazione dell’azienda nel difendere la propria reputazione e la propria posizione di leader nel settore.