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BYD Denza Z: la sportiva elettrica da 1.000 CV sfida l’Europa

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 23 ott 2025
BYD Denza Z: la sportiva elettrica da 1.000 CV sfida l’Europa
Denza Z, la sportiva elettrica di BYD, è stata avvistata al Nurburgring. Tecnologie come steer-by-wire e sospensioni magnetorheologiche.

Quando si parla di rivoluzioni nel mondo dell’auto, spesso si pensa a piccole evoluzioni o a timidi tentativi di rompere gli schemi. Ma quello che sta accadendo con la Denza Z di BYD sembra avere tutta l’aria di una vera e propria scossa sismica nel segmento delle sportive elettriche. In un settore dove la tradizione conta quanto l’innovazione, il colosso cinese ha scelto il palcoscenico più difficile, il Nurburgring, per mettere alla prova la sua nuova creatura. E lo ha fatto con un piglio che lascia intendere ben più di una semplice provocazione nei confronti dei mostri sacri europei.

La sportiva elettrica Denza Z non si limita a promettere numeri da capogiro: li mette sul tavolo con la spavalderia di chi vuole davvero cambiare le regole del gioco. Il primo sguardo al prototipo – che conserva il carattere deciso del concept svelato a Shanghai 2025 – rivela un design che parla chiaro: frontale arrotondato, prese d’aria generose e linee tese, vetri senza cornice e un profilo luminoso posteriore a doppio diamante che cattura lo sguardo anche dei più distratti. Ogni dettaglio sembra studiato per sottolineare un’ambizione precisa: non essere semplicemente “l’alternativa cinese”, ma diventare il nuovo punto di riferimento tra le coupé ad alte prestazioni.

Il cuore pulsante di questa sfida è il sistema triplo motore elettrico, una soluzione tecnica che, almeno sulla carta, piazza la Denza Z tra le sportive più potenti mai prodotte: circa 1.000 cavalli, un valore che la proietta direttamente nella stessa orbita di leggende come la Porsche 911 Turbo S e altre supercar blasonate. Ma BYD non si accontenta di stupire con i numeri: la vera partita si gioca sull’innovazione tecnologica. E qui la Denza Z sfodera le sue armi migliori.

Tra le soluzioni più all’avanguardia spicca il sistema steer-by-wire, una tecnologia che elimina ogni collegamento meccanico diretto tra volante e ruote anteriori, sostituendolo con segnali elettronici che promettono risposte pressoché istantanee. Un approccio che, almeno in teoria, dovrebbe tradursi in una precisione di guida senza precedenti, soprattutto quando si affrontano le curve impegnative del Nurburgring. E proprio sul leggendario circuito tedesco, banco di prova per eccellenza delle sportive di razza, BYD vuole dimostrare che la sua coupé non teme confronti, nemmeno con i giganti europei.

A rendere ancora più intrigante il quadro c’è il sistema di sospensioni magnetorheologica DiSus-M, capace di adattarsi alle condizioni dell’asfalto in meno di 10 millisecondi. Una soluzione che promette di coniugare comfort e tenuta di strada, regalando alla Denza Z quella versatilità che spesso manca alle supercar tradizionali. L’architettura full by-wire – che integra propulsione, sterzo, freni e sospensioni – rappresenta una dichiarazione d’intenti: BYD punta a riscrivere le regole della dinamica di guida, con un occhio attento anche alle future esigenze di omologazione nei mercati occidentali.

Ma, come spesso accade quando si parla di rivoluzioni, non mancano le incognite. Gli addetti ai lavori osservano con interesse, ma anche con una certa dose di scetticismo: le prestazioni sono da urlo, è vero, ma la vera sfida sarà dimostrare la solidità di un progetto così ambizioso nel tempo. Affidabilità, qualità percepita e, soprattutto, un servizio post-vendita all’altezza delle aspettative del pubblico premium: sono questi i veri ostacoli che BYD dovrà superare per convincere i clienti più esigenti, abituati a standard elevatissimi.

Il prezzo previsto – oltre 100.000 sterline – posiziona la Denza Z direttamente nel cuore del segmento più esclusivo, dove la concorrenza non fa sconti e ogni dettaglio può fare la differenza. Eppure, la sensazione è che BYD abbia tutte le carte in regola per giocare una partita da protagonista, forte di un know-how tecnologico che sta rapidamente colmando il gap con i costruttori storici.

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