BMW va controcorrente: perché la berlina non morirà mai
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Nel panorama automobilistico contemporaneo, dominato dalla corsa ai SUV e dalla frenesia per le nuove forme di mobilità, c’è chi sceglie di andare controcorrente, riaffermando con forza la propria identità. È il caso di BMW, che non solo non abbandona la tradizione, ma rilancia: la sedan resta e resterà il cuore pulsante del marchio bavarese. Un messaggio chiaro, che suona quasi come una dichiarazione d’amore verso un’icona dell’automobilismo, pronunciato da Oliver Heilmer, responsabile del design della Neue Klasse. In un’intervista a GoAuto, Heilmer ha voluto ribadire un concetto tanto semplice quanto rivoluzionario per i tempi che corrono: la berlina, per BMW, non è solo una carrozzeria, ma un vero e proprio manifesto identitario.
In un mercato in cui, soprattutto negli Stati Uniti, le vendite sembrano parlare solo il linguaggio dei SUV – con metà delle 20 auto più vendute appartenenti a questa categoria – la casa dell’Elica sceglie la strada meno battuta. Una scelta coraggiosa, che non si limita a parole di circostanza, ma si traduce in una strategia precisa: da un lato, l’introduzione della nuova berlina elettrica i3, simbolo della transizione verso la mobilità a zero emissioni; dall’altro, il rinnovamento della storica 3 Series, che continuerà a essere proposta con motorizzazioni tradizionali, senza dimenticare le varianti ad alte prestazioni e gli aggiornamenti destinati alle ammiraglie Serie 5 e Serie 7.
Non si tratta solo di una questione commerciale, ma di una vera e propria scelta di campo. Heilmer sottolinea come, nonostante le previsioni di un possibile declino della sedan – scenario che fino a qualche anno fa sembrava quasi inevitabile – questa tipologia di vettura abbia saputo mantenere una sorprendente stabilità. E così, mentre molti concorrenti si concentrano quasi esclusivamente sui SUV, BMW continua a offrire ai propri clienti la possibilità di scegliere tra il fascino dell’innovazione elettrica e il piacere della guida tradizionale, senza rinunciare a nulla in termini di personalità.
Il discorso si fa ancora più interessante quando si parla di design. La griglia a doppio rene, elemento distintivo per eccellenza del marchio, continuerà a essere il biglietto da visita delle future berline. Ma attenzione: se negli ultimi anni le dimensioni e le forme di questo elemento hanno fatto discutere – basti pensare alle polemiche suscitate dalla nuova 3 Series o dalla 4 Series Gran Coupé – il futuro porterà un’evoluzione più sottile, meno eclatante, in linea con una ricerca di equilibrio e modernità. BMW promette proporzioni più eleganti e dettagli meno vistosi, per esprimere un’idea di innovazione che non ha bisogno di urlare per farsi notare.
Tutto questo, però, non significa che le sfide siano finite. Anzi, la vera partita si gioca proprio sulla capacità di bilanciare l’offerta di sedan con la crescente domanda di SUV e la necessità di accelerare sulla transizione elettrica. Un equilibrio delicato, che richiede decisioni strategiche sia sulla gamma sia sugli investimenti. In questo contesto, la piattaforma Neue Klasse rappresenta un punto di svolta: non solo per le soluzioni tecniche che porterà in dote, ma anche per l’impatto che avrà sulle proporzioni e sull’aspetto delle future berline, destinate a diventare ancora più raffinate e riconoscibili.
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