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BMW elimina il badge Competition dalla famiglia M: cosa cambia

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 3 nov 2025
BMW elimina il badge Competition dalla famiglia M: cosa cambia
BMW elimina il badge Competition dopo che oltre l'80% dei clienti lo sceglieva: le M saranno ora con prestazioni di serie, in vista dell'elettrificazione sulla Neue Klasse.

Nel mondo dell’automobile sportiva, certe scelte segnano un’epoca. E così, quando BMW decide di voltare pagina, la notizia non passa certo inosservata. D’ora in avanti, le versioni Competition non saranno più parte della gamma: ogni nuova BMW M offrirà di serie il massimo delle prestazioni. Una svolta che va ben oltre la semplice razionalizzazione di prodotto, e che racconta molto del futuro della casa bavarese e delle strategie che guidano il segmento delle sportive di razza.

Per anni, la sigla Competition ha rappresentato un punto di riferimento per gli appassionati: più potenza, assetto affinato, dettagli esclusivi. Non è un caso che l’80% dei clienti scegliesse proprio questa versione, rendendo quasi superflua la presenza di un allestimento standard. Ma quando la domanda si polarizza in modo così netto, la logica di mercato suggerisce di semplificare, di puntare dritto all’essenza. Ed è esattamente ciò che ha fatto BMW, ascoltando la voce dei suoi clienti e rispondendo con una decisione che non lascia spazio a compromessi.

La riorganizzazione della gamma BMW M segue una logica precisa, quasi chirurgica: via la doppia opzione standard/Competition, spazio a tre livelli ben distinti. Il primo è quello delle nuove BMW M “base”, che però di base hanno ben poco: integrano infatti tutte le specifiche che prima erano riservate alle Competition, alzando l’asticella delle prestazioni e rendendo lo spirito racing ancora più accessibile. Salendo di livello, troviamo le versioni M CS, che puntano su leggerezza, dinamica esasperata e un carattere pensato per chi cerca la massima emozione anche su strada. In cima alla piramide, le rarissime M CSL: veri e propri oggetti del desiderio, dove la leggerezza diventa quasi un’ossessione e ogni dettaglio è studiato per offrire un’esperienza di guida senza filtri.

Questa nuova strategia, annunciata con decisione dall’amministratore delegato Frank van Meel, si inserisce in un contesto di profonda trasformazione per il marchio. Semplificare la gamma significa anche rendere più fluida la comunicazione con il cliente, ridurre la complessità delle configurazioni e, non da ultimo, snellire i processi di vendita nei concessionari. Una scelta che guarda al futuro, ma che affonda le radici nella concretezza tipica di BMW.

Eppure, non mancano le voci critiche. I puristi temono che la scomparsa del badge Competition possa tradursi in una perdita di esclusività, in una gamma meno personalizzabile e, forse, in un appiattimento delle differenze tra i vari modelli. I collezionisti, dal canto loro, osservano con attenzione il possibile impatto sul valore delle versioni Competition già esistenti, che potrebbero acquisire un’aura ancora più ricercata proprio per la loro unicità.

Ma il vero punto di svolta è un altro: questa rivoluzione va letta anche alla luce della transizione tecnologica che sta investendo l’intero settore. L’arrivo della piattaforma Neue Klasse e il progressivo avanzare dell’elettrificazione rappresentano un cambiamento epocale. Standardizzare oggi le prestazioni delle BMW M serve a preparare il terreno per una futura differenziazione che non passerà più solo dai cavalli o dal sound del motore, ma da parametri nuovi: tecnologia, digitalizzazione, efficienza. In questo scenario, la scelta di abbandonare la dicitura Competition assume tutto un altro significato, diventando il primo passo verso una nuova era in cui il concetto stesso di sportività dovrà essere ridefinito.

Attenzione però: eliminare il badge Competition non significa privare i clienti della possibilità di personalizzare la propria vettura. Pacchetti speciali, allestimenti dedicati e configurazioni su misura continueranno a essere disponibili, probabilmente riservati ai modelli più esclusivi della gamma, come le M CS e le M CSL. In questo modo, BMW punta a mantenere quella gerarchia di prodotto che ha sempre caratterizzato il marchio, offrendo a ciascun cliente la possibilità di scegliere la propria idea di sportività, senza però perdersi in una miriade di varianti.

La domanda che ora tutti si pongono è come questa strategia influenzerà la percezione del brand e il posizionamento dei prezzi. Di certo, la semplificazione porterà benefici in termini di chiarezza e immediatezza, ma resta da vedere se i clienti premieranno questa nuova impostazione o se rimpiangeranno la possibilità di scegliere tra diverse declinazioni di sportività. In un settore in cui la passione si misura anche nei dettagli, ogni scelta pesa. Ma una cosa è certa: BMW ha scelto di guidare il cambiamento, anticipando le tendenze e mettendo ancora una volta il piacere di guida – in qualunque forma si esprima – al centro della propria filosofia.

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