BMW, una 523i del ’96 arriva a 1 milione di chilometri e il proprietario poi passa all’elettrico

Quando si parla di Bmw 523i, si entra in una dimensione che va ben oltre la semplice automobile: è il racconto di una passione che attraversa decenni, di una fedeltà che si misura non solo in anni, ma soprattutto in chilometri macinati sulle strade del Nord Europa. È la storia di Juha Bäckmand, un nome che ormai si lega indissolubilmente alla leggenda della berlina bavarese, capace di raggiungere il traguardo simbolico di 1 milione di chilometri al volante della sua elegante compagna di viaggio. Un risultato che non nasce per caso, ma che si costruisce giorno dopo giorno, tra la neve della Finlandia e le curve che attraversano paesaggi mozzafiato, con il motore che canta e il tempo che sembra fermarsi nell’abitacolo.

Juha Bäckmand non è soltanto un automobilista, ma un vero cultore della tradizione, uno di quelli che non si accontentano di guidare, ma che vivono l’auto come un’estensione di sé stessi. La sua Bmw 523i del 1996, con il suo iconico motore sei cilindri in linea aspirato da 2,5 litri, rappresenta il perfetto connubio tra raffinatezza meccanica e piacere di guida. Con i suoi 170 CV e 245 Nm di coppia, gestiti attraverso un cambio manuale a 5 marce, questa berlina della Serie 5 incarna quell’epoca in cui il dettaglio faceva la differenza, in cui ogni chilometro percorso era un piccolo rito quotidiano, e ogni sosta un’occasione per ammirare la qualità costruttiva tedesca.

Non è un caso che, ancora oggi, la carrozzeria grigio metallizzato della sua Bmw si presenti in condizioni impeccabili, come se il tempo avesse avuto rispetto per la cura maniacale che Juha Bäckmand ha sempre riservato alla sua auto. Gli interni in pelle e legno sono il manifesto di una stagione dell’automobilismo in cui eleganza e solidità andavano a braccetto, quando sedersi al volante significava immergersi in un’atmosfera unica, fatta di profumi, sensazioni tattili e una posizione di guida studiata nei minimi dettagli.

Ma la vera rivoluzione arriva dopo il raggiungimento di quell’incredibile soglia: 1 milione di chilometri non è solo un numero, ma un passaggio di testimone tra due ere. Ed è qui che la storia prende una svolta che ha il sapore della svolta epocale. Perché, proprio quando molti avrebbero pensato a un meritato riposo per il fedele sei cilindri, Juha Bäckmand decide di guardare avanti e abbracciare il futuro della mobilità elettrica. Il suo nuovo viaggio inizia a bordo della i5 xDrive40 Touring, la station wagon completamente elettrica che rappresenta la più recente evoluzione della Serie 5.

Con i suoi 394 CV, la i5 xDrive40 Touring non si limita a raccogliere l’eredità delle sorelle termiche, ma rilancia: trazione integrale, accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 5,5 secondi, e una silenziosità di marcia che ridefinisce il concetto stesso di comfort. È il trionfo della tecnologia, la dimostrazione che la mobilità elettrica non è più solo una promessa, ma una realtà capace di entusiasmare anche chi, come Juha Bäckmand, ha vissuto in prima persona l’epopea dei motori a combustione.

Il passaggio dalla Bmw 523i alla i5 xDrive40 Touring è molto più di un semplice cambio d’auto: è la fotografia di un intero settore che si trasforma, di una società che guarda avanti senza dimenticare il proprio passato. Si passa dalla trazione posteriore alla trazione integrale, dal cambio manuale all’assenza totale di marce, dal rombo inconfondibile del motore sei cilindri al sussurro elettrico dei nuovi powertrain a zero emissioni. Eppure, nonostante tutto cambi, qualcosa resta immutato: il legame emotivo tra guidatore e automobile, quella scintilla che continua ad accendersi ogni volta che si preme il pulsante di avviamento.