Blocco auto diesel Euro 5: per Salvini una follia Europea
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Il blocco auto diesel per i veicoli Euro 5 nel Bacino Padano è diventato il centro di un acceso dibattito tra politiche ambientali e necessità economiche dei cittadini. La misura, prevista per ottobre, rischia di colpire duramente milioni di automobilisti che non possono permettersi di sostituire il proprio veicolo. In questo contesto, il ministro Matteo Salvini ha definito il provvedimento una “follia”, evidenziando le difficoltà economiche già esistenti per molte famiglie italiane.
Per affrontare questa situazione, il governo sta lavorando a un emendamento al decreto Infrastrutture, con l’obiettivo di posticipare o modificare il divieto. Tuttavia, i tempi burocratici potrebbero non essere sufficientemente rapidi per rassicurare i proprietari di veicoli interessati. La proposta legislativa, attualmente in discussione alla Camera, potrebbe essere approvata non prima di luglio, lasciando così molte incertezze.
Le regioni del Bacino Padano, che includono Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, stanno collaborando con il governo per identificare soluzioni alternative. Tra le ipotesi più accreditate, vi sono incentivi per l’acquisto di tecnologie meno inquinanti e limitazioni di circolazione parziali in aree urbane specifiche. Queste proposte mirano a bilanciare la necessità di ridurre le emissioni con l’esigenza di non penalizzare eccessivamente i cittadini.
La questione si intreccia con il più ampio dibattito sul Green Deal europeo, che prevede l’eliminazione dei motori endotermici entro il 2035. Salvini ha criticato apertamente questo obiettivo, sostenendo che “non è possibile obbligare le persone a comprare auto elettriche”. Secondo il ministro, dovrebbe essere il mercato a determinare il ritmo della transizione ecologica, senza imposizioni legislative rigide.
Oltre al blocco dei diesel Euro 5, Salvini ha annunciato l’intenzione di abolire il superbollo, una tassa considerata penalizzante per i proprietari di auto ad alte prestazioni. Questo intervento, che dovrebbe essere completato prima della prossima Legge di Bilancio, è stato accolto con favore da molti appassionati di automobili e operatori del settore.
La sfida principale rimane quella di trovare un equilibrio tra gli obiettivi ambientali e le necessità economiche dei cittadini. In un contesto in cui la transizione ecologica potrebbe rappresentare un ulteriore peso per le famiglie, è essenziale che le istituzioni adottino misure che non aggravino le disuguaglianze sociali. Incentivi mirati e politiche di sostegno per l’acquisto di veicoli meno inquinanti potrebbero rappresentare una soluzione efficace per garantire una transizione più equa e sostenibile.
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