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Benzina alle stelle: quanto costa davvero viaggiare in auto in Italia ed Europa

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 1 ago 2025
Benzina alle stelle: quanto costa davvero viaggiare in auto in Italia ed Europa
Scopri quanto costa viaggiare in auto in Italia: confronto prezzi benzina e diesel con gli altri paesi europei. Ecco chi spende di più e di meno.

L’estate italiana 2025 si apre con una certezza che nessuno avrebbe voluto: viaggiare in auto costerà più caro che mai. Sì, perché il tradizionale rito delle partenze per le vacanze si trasforma quest’anno in una vera e propria prova di resistenza per i portafogli delle famiglie. Se un tempo bastava programmare l’itinerario e preparare la valigia, oggi occorre anche fare i conti – letteralmente – con il caro prezzi carburante, che vede la benzina e il diesel italiani svettare tra i più costosi d’Europa. E non si tratta solo di qualche spicciolo in più: i dati della Commissione Europea parlano chiaro, con cifre che fanno tremare chiunque abbia in programma di mettersi in viaggio.

A luglio, la benzina nel Belpaese ha raggiunto quota 1,729 euro al litro, mentre il diesel si è attestato a 1,663 euro/litro. Numeri che, al di là della freddezza delle statistiche, si traducono in una spesa extra che pesa come un macigno sul costo vacanze degli italiani. E non è solo una questione di percezione: l’Italia si piazza infatti al quarto posto in Europa per il prezzo della benzina e al quinto per il diesel, battuta solo da Paesi dove la pressione fiscale è notoriamente elevata.

La fotografia scattata da Facile.it è impietosa e restituisce l’immagine di una situazione che rischia di scoraggiare anche i più irriducibili amanti del viaggio on the road. Prendiamo, ad esempio, un itinerario classico come il Milano-Lecce, andata e ritorno, con qualche deviazione per esplorare le meraviglie del territorio: parliamo di circa 2.500 km. Ebbene, chi si mette al volante di un’auto a benzina di media cilindrata, con un consumo medio di 6,6 litri ogni 100 km, dovrà mettere in conto una spesa di 285 euro. Non va molto meglio a chi sceglie il diesel: con un consumo medio di 5,2 l/100 km, il pieno per lo stesso viaggio costa 216 euro.

Il confronto con gli altri Paesi europei è, per usare un eufemismo, sconfortante. Gli italiani pagano la benzina il 6% in più rispetto alla media UE, mentre il diesel costa addirittura il 7% in più. Facciamo due conti: un automobilista austriaco, per percorrere lo stesso tragitto, spende 253 euro di benzina (-11% rispetto all’Italia), uno spagnolo 246 euro (-14%), mentre in Romania e Polonia il conto scende a circa 230 euro (-19%). E i bulgari? Loro, con appena 203 euro, riescono a tagliare il traguardo risparmiando ben il 30% rispetto agli italiani.

Ma non finisce qui: la classifica dei “meno fortunati” vede solo tre Paesi europei fare peggio dell’Italia, ovvero Danimarca (320 euro, +12%), Paesi Bassi (314 euro, +10%) e Grecia, che supera di poco il nostro Paese (+1%). Anche per il diesel il copione non cambia: in Germania bastano 210 euro per 2.500 km (-3%), in Svezia 196 euro (-9%), mentre in Spagna si scende addirittura a 185 euro (-14%). Il primato negativo, anche qui, spetta alla Danimarca (231 euro, +7%), mentre a Malta si registra il record positivo con soli 157 euro.

Di fronte a questo scenario, la domanda sorge spontanea: perché in Italia i prezzi carburante sono così elevati? La risposta, purtroppo, è ben nota: la tassazione carburanti nel nostro Paese è tra le più alte d’Europa. Un vero e proprio fardello che, unito alle tensioni geopolitiche internazionali e alla volatilità dei mercati petroliferi, contribuisce a rendere ogni pieno un piccolo salasso. Eppure, nonostante tutto, l’automobile resta il mezzo di trasporto preferito dagli italiani per le vacanze estive, complice la flessibilità e la libertà che solo le quattro ruote sanno regalare.

In un contesto simile, non resta che aguzzare l’ingegno e adottare strategie di risparmio: dalla scelta di veicoli più efficienti, magari ibridi o a basso consumo, all’adozione di stili di guida più attenti e “green”, ogni accorgimento può fare la differenza. E se è vero che l’estate è fatta per viaggiare, è altrettanto vero che oggi più che mai è necessario pianificare con attenzione ogni dettaglio, tenendo d’occhio il costo vacanze e sfruttando ogni opportunità per contenere l’impatto del caro carburante.

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