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Autovelox, rivoluzione in tribunale: multe annullabili senza verifiche periodiche

Di Vincenzo Calvarano
Pubblicato il 22 giu 2025
Autovelox, rivoluzione in tribunale: multe annullabili senza verifiche periodiche
Sentenza storica: il Tribunale di Frosinone annulla una multa per autovelox, evidenziando la necessità della verifica periodica di funzionamento.

Una recente sentenza del Tribunale di Frosinone ha portato una vera rivoluzione nel campo delle sanzioni stradali, ponendo l’accento su un tema spesso trascurato: la necessità di verifiche periodiche per garantire la validità delle multe da autovelox. Questo pronunciamento potrebbe cambiare le regole del gioco per migliaia di automobilisti italiani.

Il caso in questione riguarda un automobilista sanzionato sulla superstrada Sora-Frosinone, precisamente al chilometro 17+800 in direzione Ferentino. La multa, emessa dalla Polizia Municipale di Veroli, si basava su una rilevazione automatica effettuata da un autovelox. Tuttavia, il giudice ha deciso di annullare la sanzione, evidenziando una mancanza cruciale: l’assenza di documentazione che attestasse la regolare verifica funzionamento dell’apparecchio.

Secondo il Tribunale, non è sufficiente dimostrare che l’autovelox sia stato tarato al momento dell’installazione. La taratura iniziale, seppur necessaria, non garantisce che l’apparecchio continui a funzionare correttamente nel tempo. Per questo motivo, è indispensabile effettuare controlli periodici, documentati e certificati, che attestino la piena operatività e precisione del dispositivo. Solo in questo modo si può garantire la legittimità delle sanzioni emesse.

Questa sentenza, identificata con il numero 346/25, ha ribaltato una precedente decisione del Giudice di Pace, il quale aveva confermato la multa. Ora, con questa nuova interpretazione, si apre la strada a un’ondata di ricorsi da parte di automobilisti che potrebbero contestare multe basate su rilevazioni non adeguatamente certificate. È un chiaro segnale che i diritti degli automobilisti non possono essere trascurati, e che le autorità devono garantire la massima trasparenza e affidabilità nei procedimenti sanzionatori.

Le associazioni dei consumatori hanno accolto con favore questa decisione, vedendola come un passo avanti verso una maggiore tutela degli utenti della strada. Da tempo, infatti, si sollevano dubbi sulla gestione e il controllo degli autovelox, spesso percepiti più come strumenti di raccolta fondi che come dispositivi per migliorare la sicurezza stradale. La sentenza del Tribunale di Frosinone rappresenta quindi un precedente importante, che potrebbe portare a una revisione delle pratiche attuali.

È importante sottolineare che gli autovelox, se correttamente gestiti, rimangono strumenti essenziali per garantire la sicurezza sulle strade. Tuttavia, la loro efficacia dipende dalla fiducia che gli automobilisti ripongono nella loro affidabilità. Per questo motivo, la verifica periodica non deve essere vista come un semplice obbligo burocratico, ma come un elemento fondamentale per garantire che le sanzioni siano giuste e proporzionate.

Infine, la sentenza ha avuto anche un impatto economico per la Prefettura, condannata al pagamento delle spese legali. Questo dettaglio sottolinea ulteriormente l’importanza di adottare procedure rigorose e trasparenti, per evitare non solo ricorsi ma anche costi aggiuntivi per l’amministrazione pubblica.

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