Auto usate, boom in Italia: luglio 2025 segna numeri record
Il mercato auto usate italiano continua a mostrare i muscoli, mettendo a segno a luglio 2025 un’accelerazione che non passa inosservata: ben 486.738 trasferimenti di proprietà registrati, con una crescita del 3,8% rispetto allo stesso mese del 2024 e un saldo positivo dell’1,7% se paragonato al 2019, l’ultimo anno “normale” prima della tempesta pandemica. Siamo di fronte a un settore che, nonostante le turbolenze degli ultimi anni, si conferma come un vero e proprio pilastro per l’automotive nazionale, capace di attrarre sempre più attenzione da parte di consumatori e operatori.
Il trend positivo non è un fuoco di paglia: nei primi sette mesi dell’anno, i passaggi di mano hanno raggiunto quota 3.301.579, segnando un incremento del 2,9% rispetto al 2024. Un dato che, se confrontato con il 2019, mostra una sostanziale stabilità (-0,1%), segno che il mercato ha ormai assorbito gli shock e guarda avanti con fiducia. Particolarmente degno di nota è il boom delle minivolture, che fanno registrare un +5,4%, lasciando indietro il +2,7% dei trasferimenti netti e confermando la vitalità di questo segmento spesso sottovalutato ma strategico.
Spostando l’attenzione sulle alimentazioni, il quadro si fa ancora più interessante. Prosegue la fase di diesel in ritirata: sebbene mantenga saldamente la leadership con il 41,0% dei trasferimenti netti, perde ben 4,7 punti percentuali rispetto a luglio 2024. Una flessione che fotografa perfettamente la transizione in atto, dove la ricerca di soluzioni più efficienti e sostenibili inizia a farsi largo tra le preferenze degli automobilisti italiani. Non a caso, la benzina risale la china e si attesta al 38,3% (+0,8 punti percentuali), tornando a recitare un ruolo da protagonista in questo nuovo scenario competitivo.
E poi ci sono loro, le protagoniste della mobilità di domani: le ibride continuano la loro scalata, raggiungendo il 10,8% dei trasferimenti netti, con una crescita di 1 punto percentuale che non lascia spazio a dubbi sulle tendenze future. Stabili, invece, le alimentazioni a GPL (5,4%) e metano (2,0%), mentre le elettriche pure e le plug-in restano ancora su quote marginali (1,0% e 1,4% rispettivamente), ma rappresentano comunque una fetta di mercato da tenere d’occhio per le evoluzioni dei prossimi anni.
Nell’universo delle minivolture si confermano dinamiche simili: il diesel mantiene la vetta con il 44,1% (-4,5 p.p.), seguito da benzina al 31,5% (+0,5 p.p.) e ibride che si attestano al 12,9%. Le elettriche, seppur ancora numericamente contenute, fanno segnare segnali incoraggianti, a testimonianza di un interesse crescente anche tra chi cerca l’occasione più recente o la permuta vantaggiosa.
Sul fronte delle modalità di scambio, i privati si confermano come veri protagonisti: a luglio rappresentano il 54,8% delle transazioni, con una crescita di 0,3 punti percentuali. Una maggioranza che sottolinea quanto il passaparola, la fiducia personale e il contatto diretto continuino a giocare un ruolo chiave nel processo decisionale degli acquirenti italiani. Al contrario, i passaggi da operatori a clienti finali scendono al 40,0%, mentre le auto-immatricolazioni si attestano al 4,3%, segnando una lieve ripresa rispetto ai mesi precedenti.
Non si può ignorare, però, il dato sull’anzianità del parco circolante: quasi la metà dei trasferimenti (47,7%) riguarda vetture con oltre 10 anni sulle spalle, a conferma di un parco auto ancora “anziano” e bisognoso di ringiovanimento. Tuttavia, le auto più recenti (fino a 4 anni) rappresentano ora il 23,5% del totale, un piccolo ma significativo passo avanti. Nelle minivolture, questa fascia sale addirittura al 29,8%, a dimostrazione che il mercato delle permute di vetture giovani sta guadagnando terreno, complice la crescente attenzione per sicurezza, efficienza e tecnologie aggiornate.
A livello territoriale, la Lombardia si conferma regina indiscussa, detenendo il 16,0% dei trasferimenti totali. Seguono a distanza il Lazio (10,0%), la Campania (9,2%) e la Sicilia (8,6%), delineando una mappa delle compravendite che rispecchia fedelmente la distribuzione della domanda e la vitalità economica delle diverse regioni italiane.
Questa crescita del mercato auto usate è il risultato di molteplici fattori: la ripresa post-pandemica che ha rimesso in moto i consumi, la maggiore disponibilità di veicoli recenti e la progressiva transizione verso motorizzazioni più efficienti e rispettose dell’ambiente. Per chi cerca un buon affare, il rapporto qualità-prezzo resta la bussola principale, ma si fa strada anche un interesse sempre più marcato verso le ibride e le soluzioni elettrificate, senza però abbandonare la rassicurante solidità dei motori tradizionali quando si tratta di contenere i costi d’acquisto.
Se vuoi aggiornamenti su Auto usate inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare