Auto elettriche più sicure: la schiuma antincendio di Stellantis
Quando si parla di sicurezza nelle auto elettriche, la mente corre subito ai rischi legati alle batterie al litio, cuore pulsante della mobilità a zero emissioni ma anche fonte di potenziali criticità. Negli ultimi anni, l’industria automobilistica ha dovuto affrontare una sfida non da poco: il fenomeno del runaway termico, ovvero quella reazione a catena in cui il surriscaldamento di una cella può propagarsi rapidamente, con conseguenze spesso devastanti. In questo scenario, Stellantis si inserisce da protagonista con una soluzione tanto innovativa quanto pragmatica, che promette di cambiare le regole del gioco nella gestione delle emergenze legate agli incendi nei pacchi batteria.
Il colosso automobilistico ha infatti brevettato un sistema di soppressione automatizzato che sfrutta una schiuma antincendio appositamente sviluppata per le esigenze delle vetture elettriche. L’idea è tanto semplice quanto efficace: in caso di anomalie termiche, un sofisticato controller dotato di sensori di temperatura entra in azione, monitorando costantemente lo stato delle celle. Quando viene rilevato un rischio concreto – ad esempio un cortocircuito interno o un innalzamento critico della temperatura – il sistema attiva una sequenza di interventi che mira a isolare la cella difettosa e impedire che il problema si estenda alle batterie adiacenti.
Al centro di questa tecnologia troviamo una vescica polimerica flessibile, posizionata strategicamente nei pressi dei moduli batteria e contenente l’agente estinguente. Il processo, interamente automatizzato, prevede che il controller attivi due serie di lame: la prima perfora il serbatoio della schiuma, consentendo il rilascio immediato del materiale estinguente; la seconda apre dei canali nel circuito di raffreddamento, garantendo che la schiuma raggiunga con rapidità e precisione le celle interessate dall’anomalia. Un approccio che, nei fatti, minimizza i rischi sia per i conducenti sia per i soccorritori, rappresentando un salto di qualità rispetto ai tradizionali sistemi passivi.
Tuttavia, Stellantis non si limita a questa soluzione d’emergenza. L’azienda guarda avanti, investendo con decisione in tecnologie di accumulo più sicure e performanti. Si parla, ad esempio, delle tanto attese batterie stato solido, considerate da molti analisti come la vera rivoluzione in termini di sicurezza e densità energetica. Non mancano, poi, i progetti legati alle celle litio-zolfo e ai sistemi di scarico e trattamento dei gas che si generano durante il surriscaldamento, segno di una strategia che punta a consolidare la sicurezza oggi e a preparare il terreno per le soluzioni di domani.
Ti potrebbe interessare