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Boom delle auto elettriche cinesi: Leapmotor B10 e Xpeng P7 conquistano l'Italia

Di Emanuela Termonte
Pubblicato il 28 set 2025
Boom delle auto elettriche cinesi: Leapmotor B10 e Xpeng P7 conquistano l'Italia
Auto elettriche cinesi: Leapmotor B10, Xpeng P7, Geely EX5 e BYD ampliano gamma, produzione e prezzi competitivi.

Negli ultimi mesi, chi frequenta le concessionarie o semplicemente si guarda intorno nel traffico delle nostre città, avrà sicuramente notato un fenomeno che si sta facendo sempre più evidente: la presenza sempre più massiccia delle auto elettriche cinesi sulle strade italiane. Un cambiamento silenzioso, ma dirompente, che sta rivoluzionando il panorama automobilistico nazionale, portando con sé una ventata di innovazione tecnologica e una concorrenza senza precedenti per i marchi storici europei e giapponesi.

Il segreto di questo successo? Un mix ben calibrato di prezzi competitivi, autonomie da record e strategie di mercato che non lasciano nulla al caso. Prendiamo ad esempio la Leapmotor B10: un SUV compatto che si presenta sul mercato italiano con un prezzo d’attacco di 29.900 euro. Le sue dimensioni – 4,52 metri di lunghezza – e la batteria che promette fino a 600 km di autonomia secondo il ciclo CLTC, rappresentano una proposta che mette alle corde i modelli tradizionali. E per chi ha fretta, la ricarica rapida dal 30% all’80% si completa in soli 19 minuti, una caratteristica che risponde alle esigenze della mobilità urbana moderna.

Ma la strategia dei produttori orientali non si limita certo al prezzo basso. Basti pensare a Xpeng P7, la berlina che fa della tecnologia il suo biglietto da visita. Realizzata nello stabilimento Magna di Graz, in Austria, questa vettura sfrutta una piattaforma a 800 volt, garantendo oltre 800 km di autonomia e una velocità di ricarica che raggiunge i 270 kW. Un valore che, per chi viaggia spesso, può fare davvero la differenza. Xpeng, tra l’altro, ha deciso di puntare forte sull’Europa, realizzando anche i SUV G6 e G9 nello stesso impianto, segno di una strategia che guarda al lungo termine e che punta a rassicurare i clienti italiani in tema di qualità costruttiva e disponibilità di ricambi.

Non meno interessante è la mossa del gruppo Geely, già noto al pubblico europeo per la proprietà di marchi storici come Volvo, Polestar e Lotus. Con il nuovo Geely EX5, un SUV elettrico che arriverà in Italia da ottobre, la casa cinese vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista anche nel nostro mercato. Il modello sarà distribuito attraverso reti dedicate, con l’obiettivo dichiarato di offrire non solo tecnologia avanzata, ma anche un servizio post-vendita all’altezza delle aspettative dei clienti italiani, sempre molto attenti alla qualità dell’assistenza.

E se si parla di marchi in ascesa, impossibile non citare BYD. Il colosso cinese, già tra i leader mondiali della mobilità elettrica, ha consolidato la propria presenza nel nostro Paese con modelli come la Seal 6 DM.i Touring e ha iniziato a sviluppare il brand di lusso Denza, a testimonianza di una volontà di espandersi anche nei segmenti premium. La capacità di BYD di abbinare prezzi accessibili a dotazioni tecnologiche di alto livello rappresenta un punto di forza che difficilmente passa inosservato agli occhi degli automobilisti italiani.

Nel frattempo, la concorrenza si fa sempre più agguerrita: Xiaomi, nota al grande pubblico per i suoi smartphone, ha annunciato che la berlina Xiaomi SU7 sbarcherà in Europa entro il 2027. In Cina, il modello YU7 ha già riscosso un successo straordinario, segno che la strategia di Xiaomi punta a replicare nel settore automotive il percorso di crescita già visto nell’elettronica di consumo. Anche altri brand come Changan, con il marchio Deepal, e Chery, con la nuova ibrida plug-in L8 sotto il brand Lepas, stanno intensificando la loro presenza, mentre Dongfeng amplia l’offerta con modelli come Vigo e Mage 7. Da non dimenticare Nio, che pur avendo posticipato l’ingresso ufficiale in Italia al 2025, si prepara a lanciare nuovi marchi pensati su misura per il mercato europeo.

Per i consumatori italiani, la vera attrattiva di questa nuova ondata di auto elettriche cinesi risiede nella combinazione di prezzi accessibili, tecnologie d’avanguardia e autonomie sempre più elevate. Tuttavia, permangono alcune incertezze su temi cruciali come la garanzia, il valore residuo delle vetture, la capillarità della rete di assistenza e la compatibilità con le infrastrutture di ricarica già presenti sul territorio. Gli esperti del settore sottolineano come il vero banco di prova sarà la capacità dei costruttori cinesi di sviluppare una rete di concessionarie e officine realmente efficiente, con programmi di garanzia trasparenti e un supporto alla ricarica che possa rassicurare anche i clienti più esigenti.

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