Audi si aggiudica la 12h di Sebring
Dominio Audi nella classica 12 Ore con Capello, Kristensen e McNish. Doppietta Ferrari in GT2 con le 430 dei team Risi e Advanced
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Ancora Dindo Capello, con Allan McNish e Tom Kristensen sono stati i dominatori della 12 Ore di Sebring 2009. Debacle per la Peugeot, che manca ancora una volta il successo in questa grande classica. Il risultato finale esalta un lavoro perfetto in casa Audi anche se, più che la nuova R15 TDI, il jolly per il successo nella 57° edizione della maratona ALMS della Florida si è rivelata essere la qualità e l’assortimento dei piloti. Straordinaria in particolare la prova di McNish, opposto nel finale a Franck Montagny, e altrettanto importante l’apporto dato dall’esperto DindoCapello.
Dopo una gara che aveva visto grande battaglia in pista, con le Peugeot sempre in grado di conquistare la vetta grazie ai doppi stint con gli stessi pneumatici, una foratura rallentava Sebastien Bourdais durante la nona ora. La sfortuna si era trasformata però in un’occasione d’oro, dato che il pit supplementare avrebbe potuto evitare lo “splash” finale.
Mentre Bourdais recuperava terreno nei confronti di Kristensen con uno strepitoso turno coronato dal giro più veloce della gara (oltre due secondi sotto al tempo della pole position), il confronto tra Montagny e McNish regalava allo scozzese fino a tre secondi al giro ed una leadership più che sufficiente ad entrare ai box, rifornire e tornare in pista a pochi minuti dalla conclusione.In terza piazza ha chiuso la seconda Audi R15, quella di Luhr, Rockenfeller e Werner.
Con l’Audi R15 vittoriosa ed una Peugeot relegata ancora una volta al ruolo di inseguitrice, si apre una corsa alla 24 Ore di Le Mans che sorride alla casa di Ingolstadt. Oltre al secondo posto del trio Montagny-Bourdais-Sarrazin, pesano i problemi della vettura di Christian Klien, Nicolas Minassian e Pedro Lamy. A consolare i piloti Peugeot ci sarà forse la débacle Acura: colpita da un vasto repertorio di problemi, la ARX02a si è pienamente espressa solo nelle mani di Scott Dixon, unico a tenere un ritmo simile a quello delle vetture diesel.
L’umiliazione finale è rappresentata dal quarto posto assoluto di Fernandez e Diaz sulla vecchia ARX01b, unici al traguardo in LMP2 dopo la caporetto delle Lola-Mazda del Dyson Racing.Tre le GT1, al successo della Corvette di O’Connell, Magnussen e Garcia si è unita la bella affermazione di casa Risi in GT2, con Salo, Kaffer e Melo, arrivato negli USA in extremis per problemi di visto. La Ferrari campione in carica a Le Mans ha dominato in lungo e in largo la corsa dopo una qualifica poco soddisfacente.
In seconda posizione si è piazzato Gianmaria Bruni, accompagnato da Luis Perez Companc e da un sorprendente Matias Russo, vera carta vincente per la conquista del risultato finale. Disastro per le Porsche: coinvolta in un contatto iniziale, la 997 di Bergmeister-Long-Lieb ha chiuso la sua rimonta verso il podio dopo una colpevole toccata con la Panoz di James (poi terza classificata) proprio sul traguardo.
La stessa sorte è toccata agli uomini Farnbacher mentre, incredibilmente, non si sono nemmeno visti al via gli equipaggi del VICI Racing. Doppio ritiro in casa BMW: le M3 E92 hanno sofferto problemi di motore già prima del via, pur mostrando a tratti un passo gara all’altezza di quello di Ferrari e Porsche.
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