Audi Etron GT Quattro 2026: la nuova “base” che fa tremare le supercar
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Quando si parla di novità che fanno rumore nel mondo dell’auto, Audi sa sempre come far drizzare le antenne agli appassionati. E la nuova Etron GT Quattro 2026, appena svelata nella sua versione “entry-level”, è la dimostrazione che anche la porta d’accesso all’universo delle berline elettriche di Ingolstadt può far tremare i polsi agli estimatori delle prestazioni pure. Sì, perché qui la parola “base” si ferma alla brochure: sotto la carrozzeria filante e muscolosa pulsa una tecnologia che mette in crisi le gerarchie tradizionali, con numeri da far impallidire anche chi è abituato a ben altri listini.
Berline elettriche ne esistono ormai a bizzeffe, ma poche possono vantare una tale combinazione di autonomia elettrica, performance e comfort di bordo. Il cuore pulsante di questa Etron GT Quattro è la nuova batteria 105 kWh, vero e proprio manifesto di efficienza e capacità di accumulo: un “serbatoio” che consente di coprire ben 575 km con una sola carica secondo il ciclo WLTP. Un dato che, nella pratica quotidiana, si traduce in una libertà di movimento che fa cadere una delle ultime barriere psicologiche per chi valuta il passaggio all’elettrico.
Ma la vera sorpresa è la gestione dell’energia: grazie alla tecnologia di ricarica rapida fino a 320 kW, basta una sosta di appena 18 minuti per riportare la batteria dal 10% all’80%. Un tempo record che, soprattutto per chi macina chilometri tra una città e l’altra, può davvero fare la differenza tra un viaggio rilassato e uno pieno di ansia da colonnina. È un dettaglio, questo, che sottolinea quanto Audi abbia lavorato non solo sulle prestazioni pure, ma anche sulla fruibilità reale del mezzo.
E a proposito di prestazioni, la nuova Etron GT Quattro non si fa certo pregare: con 503 CV (370 kW) e 625 Nm di coppia pronti a scatenarsi sull’asfalto, lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in soli 4 secondi netti. Numeri che non sfigurano nemmeno nel mondo delle supercar, ma qui sono gestiti con la proverbiale compostezza tedesca. La trazione Quattro integrale garantisce una motricità impeccabile in ogni condizione, mentre il baricentro basso e il telaio raffinato fanno sì che ogni curva venga affrontata con precisione chirurgica. Il tutto, senza mai rinunciare a un comfort di marcia che resta uno dei marchi di fabbrica della casa dei quattro anelli.
Audi Etron GT Quattro, non è un peso piuma
Certo, la massa in gioco – ben 2,4 tonnellate – si fa sentire nei cambi di direzione più decisi, ma la gestione elettronica e il bilanciamento dei pesi sono tali da rendere la guida sempre sicura e appagante. Solo la transizione tra la frenata rigenerativa e quella meccanica lascia qualche margine di miglioramento: un piccolo neo, comune a molte elettriche di questa fascia, che non toglie però il sorriso a chi si trova al volante.
Esteticamente, la nuova Etron GT Quattro non stravolge la ricetta vincente della generazione precedente: linee tese, proporzioni equilibrate e una presenza scenica che trasmette sportività senza mai scadere nell’eccesso. La parentela tecnica con la Porsche Taycan si avverte nella cura dei dettagli e nella solidità percepita, merito anche della produzione nello stabilimento di Böllinger Höfe, tempio dell’ingegneria tedesca.
L’abitacolo, come da tradizione Audi, accoglie i passeggeri con materiali pregiati e finiture di alto livello. Tuttavia, qualche compromesso nella dotazione di serie si fa notare: a fronte di un prezzo base di 108.900 euro, ci si aspetterebbe forse sedili più ricchi di regolazioni, head-up display e cerchi superiori ai 19 pollici già inclusi. Molti degli accessori più desiderati – dai fari Matrix LED ai sistemi di assistenza alla guida più avanzati – restano confinati nella lista degli optional, e il conto finale può facilmente superare i 130.000 euro se si vuole davvero il massimo.
Sul fronte della praticità, la Etron GT Quattro gioca le sue carte migliori: il bagagliaio posteriore da 405 litri, abbinato al frunk anteriore da 77 litri, la rende una compagna di viaggio perfetta anche per chi non vuole rinunciare a spazio e versatilità. Un dettaglio che la trasforma da “semplice” sportiva a vera e propria auto di famiglia per le lunghe percorrenze.
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