Contratti a termine: scontro Bmw-sindacati

Andrea Barbieri Carones
22 Febbraio 2012
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Contratti a termine: scontro Bmw-sindacati

In Germania è scontro tra Bmw e i sindacati: questi ultimi accusano l’azienda auto di ricorrere troppo spesso a contratti a termine.

In Germania è scontro tra Bmw e i sindacati: questi ultimi accusano l’azienda auto di ricorrere troppo spesso a contratti a termine.

Il sindacato tedesco IgMetall punta il dito contro Bmw accusandola di utilizzare troppo personale con contratti a termine rispetto alle altre aziende auto del Paese. Questo che è considerato la più forte organizzazione sindacale del mondo ha poi sottolineato che se all’interno della Casa bavarese la percentuale di dipendenti con contratti a tempo determinato raggiunge il 15% del totale (11mila su 70mila), all’interno di Mercedes questa soglia scende al 3% (5.100 su oltre 167mila).

Dal canto suo, Bmw getta acqua sul fuoco delle polemiche sottolineando due aspetti chiave: il primo è che l’ampio uso di questi contratti a termine rende più flessibile l’azienda e permette di reagire in maniera più dinamica agli imprevisti di un mercato altalenante senza ricorrere a licenziamenti.

Il secondo è che la maggior parte dei lavoratori che entrano con questo tipo di contratto vengono poi assunti in pianta stabile come è successo nello stabilimento di Lipsia, dove su 250 nuovi contratti a tempo determinato, circa 170 si sono trasformati in assunzioni stabili. I lavoratori a termine percepiscono sostanzialmente lo stesso stipendio di quelli a tempo indeterminato.

Bmw Serie 1 Model Year 2012

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