General Motors: la vettura a guida autonoma arriva nel 2019

Tommaso Giacomelli
19 Marzo 2018
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General Motors sta investendo con forza nella guida autonoma. Nel 2019 sarà pronta la Cruise AV, una vettura a guida autonoma basata sulla struttura della Chevrolet Bolt.

Il treno dell’innovazione non si può perdere, così anche General Motors ha portato avanti il suo investimento da 100 milioni di dollari per creare la sua auto a guida autonoma, che ha già fatto il suo debutto allo scorso Salone di Detroit di gennaio. La vettura in questione ha come base la quarta generazione di Chevrolet Bolt, a cui sono state apportate le modifiche del progetto portato avanti dall’unità di self-driving dei veicoli General Motors, Cruise Automation.

Il progetto di potenziare e consolidare la struttura per la guida autonoma da parte di General Motors va avanti, tanto che gli stabilimenti di Orion e Brownstown, verranno a mano a mano migliorati. Il primo si occuperà delle unità di produzione della Cruise AV, mentre il secondo curerà i moduli per la parte superiore dei veicoli contenenti la tecnologia necessaria alla guida autonoma. La Cruise AV debutterà ufficialmente sul mercato a partire dal 2019, ma intanto la Casa statunitense ha portato avanti le sue sperimentazioni nelle strade di California, Arizona e Michigan in cui è stato possibile provare le auto a guida autonoma di nuova generazione. I test sono stati affidati a Cruise Automation, una startup che si occupa di guida autonoma già da diversi anni e che il gruppo automobilistico americano di GM ha acquisito nel marzo del 2016.

La Cruise AV monta dei moduli ricchi di sistemi di rilevamento, che oltre ai sensori integrano anche telecamere, Lidar e unità di calcolo. Grazie alla tecnologia che sarà montata sul tetto della vettura, la Cruise AV di General Motors sarà in grado di muoversi in totale autonomia senza bisogno dell’ausilio di un uomo al volante, potendo dunque fare a meno anche dei pedali, oltre che del volante.

Lo sviluppo della guida autonoma va avanti anche per consolidare il potenziale del ride sharing a guida autonoma. Già una parte della flotta sperimentale, infatti, è adibita al trasporto dei dipendenti di Cruise nell’area della Silicon Valley. I dipendenti richiamano le vetture attraverso una app e automaticamente vengono trasportati dal loro domicilio al luogo di lavoro.

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