Stile “vintage” e una poderosa motorizzazione Mercury Racing V8 da 9 litri e 1.800 CV per la supercoupé artigianale della giovane factory italiana con sede a Tenerife che si candida ad essere la vettura più veloce del mondo.
Da Sanremo a Ginevra, passando per Tenerife: è la rotta geografica e industriale perseguita da Corbellati, giovane Casa costruttrice con sede nelle Canarie e fondata dai discendenti di una delle famiglie di gioiellieri più in vista di Sanremo, che si prepara a debuttare all’imminente Salone di Ginevra (8-18 marzo) con una supercar che promette linee e prestazioni da urlo: una carrozzeria coupé dalla seducente immagine rétro, e sotto il cofano – o meglio: alle spalle dell’abitacolo – una mega-motorizzazione da ben 9 litri di cilindrata e in grado di sprigionare 1.800 CV per una velocità massima (udite udite!) di 500 km/h, secondo quanto indicato dai costruttori.
È, questa, la carta d’identità che anticipa gli atout di Corbellati Missile, hypercar realizzata dall’azienda familiare situata a Tenerife: il nonno Michelangelo (pittore, scultore) fondò a Sanremo una gioielleria oggi “storica”, e tuttora gestita dalla stessa famiglia. I nipoti Achille e Demetrio (rispettivamente laureato e studente in Ingegneria), appassionati di autovetture ad alte prestazioni, hanno scelto di produrre “in proprio” una vettura che si candida ad assumere il ruolo di automobile più veloce del mondo: più di Koenigsegg Agera RS (447 km/h), e più ancora di Bugatti.
Sulla scorta delle prime immagini pubblicate da Corbellati, uno degli aspetti che più colpiscono sta nella scelta delle linee: un disegno decisamente “old style” – che sembra ispirato ad uno dei “gioielli senza tempo” del grande Design italiano: la storica Alfa Romeo 33 Stradale del 1967 – particolarmente “pulito” nella sinuosità delle linee. Del resto, come specifica una nota introduttiva alla hypercar Missile che vedremo a Ginevra 2018, alla base del progetto “Ci sono mesi di calcoli sull’aerodinamica per ottenere pochissima drag force e la necessaria down force per raggiungere e superare i 500 km/h”. La carrozzeria di Corbellati Missile è interamente in fibra di carbonio, così come il telaio; l’impianto frenante è carboceramico. L’assetto, tipicamente “corsaiolo”, prevede un set di sospensioni pneumatiche autolivellanti a doppio quadrilatero; i cerchi da 20” ospitano pneumatici da, rispettivamente, 265/35 – 20 all’avantreno e 345/30 – 20 al retrotreno.
“Cuore” powertrain del progetto-Missile è un’unità V8 made in Usa; nello specifico, una delle più potenti motorizzazioni V8 mai apparse su strada. Si tratta del fenomenale QC4v, sviluppato da Mercury Racing (Divisione di Mercury Marine, azienda specializzata nella produzione di motori marini ben conosciuta dagli appassionati di nautica) partendo da un LS “Small Block” General Motors interamente in alluminio al quale i tecnici della factory del Wisconsin, dopo averla portata ad una cilindrata di 9 litri, hanno modificato la distribuzione, da due a quattro valvole per cilindro ridisegnandone dunque le testate, la fasatura degli alberi a camme, lo scarico, per una potenza-base di ben 1.650 CV (fra 6.000 e 6.800 giri/min). Ulteriormente potenziata con l’impiego di due turbocompressori, la motorizzazione Mercury Racing destinata ad equipaggiare Corbellati Missile viene dichiarata per una “cavalleria” che non lascia alcun dubbio sulla filosofia “ultra-extreme” del progetto: addirittura 1.800 CV ed una coppia massima di 2.350 Nm.
Alla esuberante motorizzazione viene abbinato un cambio automatico a sei rapporti, collocato interamente al retrotreno al quale fornisce anche la trasmissione: Corbellati Missile, nonostante la eccezionale cavalleria che la renderà molto probabilmente unica nel panorama delle supercar, possiede la trazione posteriore, qui ottimizzata con l’impiego di un differenziale autobloccante.
Dopo la première al Salone di Ginevra 2018, la hypercar artigianale Corbellati Missile verrà esposta al Top Marques Monaco, la cui quindicesima edizione si svolgerà al Grimaldi Forum del Principato dal 19 al 22 aprile. Già definiti alcuni progetti di delibera: la “Missile” dovrebbe essere realizzata in una decina di esemplari all’anno. Nel frattempo, per l’inizio del 2019 se ne attende il “battesimo della pista”, con l’intento di stabilire il record assoluto di velocità per un autoveicolo, sul tradizionale palcoscenico di Bonneville, nello Utah.