Lamborghini Urus: ad aprile il via alla produzione

Francesco Giorgi
08 Febbraio 2017
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Lamborghini Urus: ad aprile il via alla produzione

I primi esemplari – laboratorio dell’atteso Suv Lamborghini saranno assemblati nelle prossime settimane.

I primi esemplari – laboratorio dell’atteso Suv Lamborghini saranno assemblati nelle prossime settimane.

L’attesissimo “Sport Utility” di Lamborghini è dietro l’angolo: parola di Stefano Domenicali. L’amministratore delegato del marchio di Sant’Agata Bolognese ha indicato la “tabella di marcia”, in questi giorni, ai taccuini di Digital Trends, in un faccia a faccia che ha riguardato il prossimo futuro di Lamborghini alla luce dei positivi risultati 2016, le novità sportive e, appunto, l’iter di lancio di Lamborghini Urus, il Suv destinato a costituire un nuovo punto fermo per il Toro di Sant’Agata.

Innanzitutto, una conferma: abbiamo volutamente indicato l’imminente Sport Utility premium come “Urus” perché questa sarà la denominazione scelta, come conferma Domenicali. Il nuovo Suv, dunque, prosegue la tradizione Lamborghini nell’impiego di nomi da sempre legati al simbolo del marchio. In questo senso, “Urus” sta per Uro, bovino estinto da alcuni secoli che, per Lamborghini, andrebbe così a rappresentare non soltanto potenza, ma anche forza fisica.

Quanto all’avvio della produzione, il CEO Lamborghini indica che i primi esemplari di Suv Urus usciranno dalle linee di sant’Agata Bolognese ad aprile 2017. Un notevole anticipo, quindi, in confronto al “via” alla sua messa in commercio indicata al 2018.

Le prime unità di Lamborghini Urus, spiega Stefano Domenicali a Digital Trends, saranno assemblati come unità di pre – serie: vetture – laboratorio che serviranno per l’affinamento dei nuovi piani di produzione. Per venire incontro alle rinnovate esigenze industriali, a maggio 2015 era stato siglato un protocollo d’intesa fra Governo e Gruppo Vag – Volkswagen Audi finalizzato alla creazione di 500 posti di lavoro a fronte di un investimento per 800 milioni di euro da destinare al raddoppio delle superfici produttive a Sant’Agata Bolognese e all’adeguamento delle linee di assemblaggio, alle aree per la logistica e all’ampliamento dei settori di ricerca e sviluppo. L’obiettivo è il raddoppio della produzione, da 3.500 a 7.000 vetture l’anno, già entro il 2018.

Dal punto di vista tecnico, l’amministratore delegato di Lamborghini rivela che il nuovo Suv Urus possiederà una serie di modalità di guida specifiche per il fuoristrada, oltre alle regolazioni dedicate alla guida su neve, ghiaccio, sabbia e pietraie.

A fine 2016, il responsabile Ricerca e Sviluppo in Lamborghini, Giancarlo Reggiani, aveva confermato in una intervista rilasciata ad Autocar l’utilizzo della propulsione ibrida plug – in, perfettamente in linea con le esigenze di mercato: l’impiego di un V8 turbocompresso abbinato a un’unità zero emissioni sarebbe in grado di offrire prestazioni di altissimo livello. Relativamente alla potenza, si parla di oltre 600 CV. Con tutta probabilità, la variante “elettrificata” della Urus sarà anticipata da una versione più tradizionale, equipaggiata con il solo motore termico. Allo stesso modo, la piattaforma costituirà una diretta derivazione dalpianale impiegato per costituire l'”ossatura” delle cugine Audi Q7 e Bentley Bentayga.

 

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