La Casa svedese ha svelato un futuristico prototipo di abitacolo, studiato per ottimizzare al meglio la guida autonoma.
La Casa svedese ha svelato un futuristico prototipo di abitacolo, studiato per ottimizzare al meglio la guida autonoma.
La Volvo è una delle principali Case automobilistiche internazionali a puntare maggiormente sullo sviluppo dei dispositivi legati alla guida autonoma, come dimostrato in occasione del Salone di Los Angeles 2015, dove la Casa di Goteborg ha presentato le ultime scoperte relative a questo futuristico e affascinante campo sperimentale. L’obiettivo del Costruttore svedese è quello di delegare all’auto l’atto e la funzione della guida in modo da offrire agli automobilisti la possibilità di sfruttare in altri modi il proprio tempo nelle congestioni delle ore di punta del traffico cittadino, oppure nei lunghi trasferimenti autostradali. Partendo da questi presupposti, Volvo ha sviluppato Concept 26, nome che prende ispirazione dai 26 minuti che caratterizzano il tempo di percorrenza medio del tragitto di chi si reca quotidianamente al lavoro in auto. Come anticipato in precedenza, con lo sviluppo della guida autonoma questo tempo prezioso potrebbe essere utilizzato in maniera di versa e sicuramente più proficua.
“Ci occupiamo sempre delle persone. La nostre ricerche dimostrano chiaramente che alcuni clienti preferirebbero usare il tempo che trascorrono in coda a bordo dell’auto in maniera più creativa, avendo a disposizione una funzione di guida autonoma completa, mentre altri semplicemente si rilasserebbero e riposerebbero, magari guardando i giornali on line o ascoltando musica. – queste le parole di Robin Page, Vice President Interior Design di Volvo Cars, che ha aggiunto – La guida autonoma renderà possibile tutto ciò. Ed è quello che Concept 26 racchiude e rappresenta, ripensando e ridefinendo l’intera esperienza in auto”.
Alla base dei sistemi di guida autonoma firmati Volvo troviamo questo prototipo di abitacolo che si distingue per numerose ed avanzate soluzioni tecnologiche che comprendono di sedute attive dotate di brevetto, in grado di cambiare caratteristiche a seconda delle modalità di guida importata tra le tre disponibili: Drive, Create o Relax. Quando chi siede alla guida desidera affidare i comandi al sistema di guida autonoma, l’ambiente interno si adatta a questa esigenza ritraendo il volante e reclinando il sedile, mentre dalla console centrale appare un enorme display con cui è possibile controllare le varie funzioni multimediali.
Per la Casa nordeuropea la guida autonoma sarà presto realtà, come dimostrato dal progetto di ricerca di Volvo Cars definito Drive Me attualmente in corso e che nel 2017 metterà su strada una flotta di vetture a piena guida autonoma in grado di trasportare clienti reali sulle strade di Goteborg. “Volvo Cars è fra i primi a occuparsi del tema della responsabilità nel caso di auto che guidano da sole. Crediamo fermamente che debbano essere i costruttori ad assumersi la piena responsabilità per ciò che l’auto fa su strada mentre viaggia in modalità di guida autonoma. Se un costruttore automobilistico non accetta questo tipo di responsabilità, significa che non ha fiducia nella propria tecnologia di guida autonoma,” ha dichiarato Peter Mertens.