Al Top Marques Monaco sarà presentata la David Brown Speedback Gt, coupé a meccanica Jaguar XKR che rivisita in modo personale l’Aston Martin DB5.
Al Top Marques Monaco sarà presentata la David Brown Speedback Gt, coupé a meccanica Jaguar XKR che rivisita in modo personale l’Aston Martin DB5.
Che oltremanica ci sia il “paradiso” per gli amanti delle repliche, non è certo una novità. Di tanto in tanto, emergono piccole aziende che, anziché replicare in tutto e per tutto una Gt del passato, ne traggono ispirazioni più o meno evidenti per la creazione di vetture dal sapore più personale. Era il caso della Lyonheart K, coupé ispirata alla leggendaria Jaguar E della quale ci eravamo occupati l’anno scorso; e, ora, è il caso della Speedback Gt, inedita coupé di gusto spiccatamente retrò prodotta da David Brown Automotive, nuova e minuscola azienda artigianale di Coventry (la stessa città dove ha sede il quartier generale di Jaguar) che nell’insieme si ispira alla Aston Martin Db5, l’auto protagonista dei primi film di James Bond.
La David Brown Speedback Gt (il nome del costruttore non tragga in inganno: “David Brown” non è né parente, né discendente dell’omonimo proprietario del marchio Aston Martin nel dopoguerra), che viene svelata attraverso le prime immagini ufficiali, sarà presentata in anteprima al pubblico nei prossimi giorni al “Top Marques Monaco 2014“, kermesse internazionale dedicata alla produzione più esclusiva che si svolgerà al Grimaldi Forum di Montecarlo dal 17 al 20 aprile.
Che la inedita David Brown Speedback Gt rappresenti uno smaccato omaggio agli anni 60 lo si avverte già dall’analisi del corpo vettura. Le prime immagini rese note dalla stessa factory mettono in evidenza una vettura le cui origini, oltre che chiaramente dalla leggendaria DB5, prendono forma anche da un attento studio del meglio delle “gran turismo” di 50 anni fa, e non solo di oltremanica, ma anche italiane (Ferrari e Maserati). Tutto questo lo si avverte dalle linee dinamiche, dai fari anteriori carenati, dalla griglia anteriore a trapezio che emerge dal frontale; il resto è, appunto, una rivisitazione – seppure più personale di quanto non sembri a una prima occhiata – della prima “Bond car”, la Aston Martin DB5 che “regala” ispirazione a David Brown nelle “pinne” posteriori e nella forma dei fanali di coda a tre piccoli elementi sovrapposti, nelle prese d’aria ai parafanghi anteriori “divise” dalle modanature cromate orizzontali, dalla forma della finestratura.
La stessa cura artigianale viene riservata all’allestimento dell’abitacolo (e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che la David Brown Speedback Gt sarà prodotta in una cinquantina di esemplari all’anno dalla piccola factory di Coventry): rivestimenti in pelle pregiata di colore rosso inglese per sedili, zona inferiore dei pannelli porta e parte del tunnel centrale; pelle nera per la plancia e la parte superiore dei pannelli porta; radica per la corona del volante (sono sempre più rari i costruttori che scelgono questa soluzione!) e inserti alle porte e alla plancia; alluminio (a effetto satinato e cromato) per le restanti modanature.
Riguardo all’impostazione powertrain e alla scelta della piattaforma, la David Brown Speedback Gt si rivela una vecchia conoscenza: il motore è il poderoso 5.0 V8 sovralimentato con turbocompressore che equipaggia la Jaguar Xkr, in grado di sviluppare ben 510 CV e 625 Nm di coppia massima; la stessa origine Jaguar Xkr per il gruppo trasmissione (cambio automatico a sei rapporti) e per il pianale. E’ facile ipotizzare che anche le prestazioni siano analoghe, se non molto simili, a quelle della performante Gt di Jaguar: 250 km/h di velocità massima (autolimitata) e accelerazione 0 – 100 km/h che richiede 4,8 secondi.