America in stand-by: il blocco dei fondi NEVI congela la corsa all’elettrico
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Cinque miliardi di dollari stanziati. Cinquanta stati coinvolti nei piani iniziali. Diciassette amministrazioni statali ora in battaglia legale. Una rete nazionale di ricarica per veicoli elettrici bloccata. Migliaia di posti di lavoro a rischio. Il programma NEVI (National Electric Vehicle Infrastructure), pilastro dell’amministrazione Biden per la diffusione della mobilità elettrica negli USA, si trova in un limbo dopo il congelamento dei fondi imposto a febbraio dalla Federal Highway Administration su pressione dell’ex presidente Trump.
La reazione non si è fatta attendere: California, Colorado, Washington e altri 14 stati hanno intentato causa contro la FHWA, sostenendo che il blocco violi le decisioni congressuali e favorisca indirettamente la competizione cinese nel settore della mobilità elettrica.
Blocco NEVI, si favorisce la Cina
“Quando l’America si ritira, la Cina vince“, ha dichiarato il governatore californiano Gavin Newsom, evidenziando come l’arresto del programma comprometta l’innovazione americana e migliaia di posti di lavoro nel settore.
Il programma NEVI non si limita a finanziare infrastrutture, ma sta guidando anche importanti cambiamenti nel mercato, come dimostra la decisione di Tesla di aprire il suo connettore NACS ad altri costruttori, facilitando la standardizzazione dei sistemi di ricarica.
La controversia si inserisce in un quadro più ampio di politiche contraddittorie: mentre l’Inflation Reduction Act ha attratto investimenti miliardari nel settore, le politiche protezionistiche e il blocco dei fondi NEVI rischiano di frenare lo sviluppo della mobilità elettrica americana.
La battaglia legale in corso rappresenta un momento decisivo per il futuro della transizione energetica negli Stati Uniti, con implicazioni economiche, ambientali e geopolitiche che potrebbero ridefinire il ruolo americano nella rivoluzione della mobilità sostenibile.”
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