Goodwood Revival 2025: Alpine celebra le donne nel motorsport e lancia la A390
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Settant’anni di Alpine, un traguardo che profuma di storia, passione e coraggio. Ma quest’anno, tra le curve intramontabili del Goodwood Revival, la casa francese ha scelto di riscrivere le regole del gioco: il palcoscenico diventa omaggio alle donne nel motorsport, pioniere e protagoniste di un’avventura senza tempo. Il viaggio tra passato e futuro si intreccia in una narrazione che va ben oltre la semplice celebrazione: è la consacrazione di un’eredità fatta di talento, visione e determinazione, dove la tradizione si rinnova nella luce della modernità.
Alpine e le donne del motorsport
Chi si avvicina allo stand Alpine non può che restare rapito dal fascino della Berlinette A110, vera icona degli anni Settanta. Non è solo una vettura: è la sintesi perfetta di agilità, tecnica raffinata e successi nei rally internazionali. Il suo cofano sembra racchiudere tutte le storie di gloria e fatica che hanno scritto la leggenda del marchio. E non è un caso che proprio questa berlinetta abbia segnato l’inizio della carriera di Michèle Mouton, una delle figure più carismatiche e rivoluzionarie nella storia delle corse. Sulla sua scia, la presenza di Marie-Claude Beaumont e Lella Lombardi illumina la narrazione di sfumature ancora più profonde: due donne che, con la loro tenacia e il loro stile di guida inconfondibile, hanno portato i colori Alpine sulle piste più dure e leggendarie, dal Tour de France alla 24 Ore di Le Mans.
Ma la celebrazione non si esaurisce nella memoria: al Goodwood Revival, l’anima visionaria del marchio si manifesta nella scelta di accendere i riflettori anche sulle nuove generazioni. La presenza delle giovani promesse dell’Alpine Academy rappresenta la vera chiave di volta di questo anniversario. Ecco allora che la determinazione di Nina Gademan, ventunenne già pronta a lasciare il segno nella F1 Academy, si affianca al talento acerbo ma già brillante di Sukhmani Khera, appena tredicenne ma capace di infiammare le piste del karting britannico. Insieme, incarnano la promessa di un futuro in cui la passione per le corse si fonde con la spinta verso una maggiore inclusione e parità di genere, elementi ormai imprescindibili per un motorsport davvero contemporaneo.
Tra passato e futuro, l’esposizione Alpine si arricchisce di un altro gioiello: il prototipo Alpine-Renault A441 C Le Mans del 1975, testimone dell’eccellenza francese nelle gare di endurance. Un’auto che ha saputo unire innovazione e affidabilità, segnando una tappa fondamentale nell’evoluzione del marchio. Ma il vero sguardo rivolto al domani si concretizza nella presenza della nuova Alpine A390: una fastback elettrica da ben 470 cavalli, equipaggiata con tre motori e capace di garantire un’autonomia di 555 km. Un debutto in anteprima mondiale proprio a Goodwood, che segna la volontà di Alpine di essere protagonista nella transizione verso una mobilità sempre più sostenibile e performante.
La narrazione, però, non si ferma alle vetture. Il filo rosso che unisce le storie di Michèle Mouton, Marie-Claude Beaumont e Lella Lombardi si intreccia con quello delle nuove generazioni, guidate dalla passione e dal desiderio di lasciare il segno. Figure come Nicola Burnside, direttrice di Alpine UK e pilota amatoriale, rappresentano la perfetta sintesi tra esperienza manageriale e amore per la pista, incarnando la filosofia di un brand che ha fatto dell’eccellenza tecnica e della determinazione i suoi tratti distintivi.
In questo scenario, il Goodwood Revival diventa più di un semplice evento: è il luogo in cui si celebra un’eredità fatta di successi, ma soprattutto si lancia un messaggio forte e chiaro al mondo del motorsport. La partecipazione di Alpine non è solo un tributo al proprio passato glorioso, ma un vero e proprio manifesto per il futuro: un futuro dove sostenibilità, inclusione e talento femminile non sono solo parole d’ordine, ma valori concreti che guidano ogni scelta, su strada come in pista.
E così, tra le note nostalgiche della Berlinette A110, l’audacia della Alpine A390 e la determinazione delle donne che hanno scritto e continuano a scrivere la storia, Alpine conferma la sua vocazione a essere molto più di un semplice costruttore di auto: è un laboratorio di idee, un simbolo di evoluzione e, soprattutto, un punto di riferimento per chi sogna un motorsport capace di guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici.
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