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Alfa Romeo GT Veloce Coupé: concept moderno omaggio alla Giulia GT

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 24 nov 2025
Alfa Romeo GT Veloce Coupé: concept moderno omaggio alla Giulia GT
Il render di Angelo Berardino immagina la nuova Alfa Romeo GT Veloce Coupé: coupé compatta, motore 1.5 ibrido, cambio manuale e design che omaggia la Giulia GT.

Nel panorama automobilistico contemporaneo, dove l’innovazione corre veloce e la tradizione rischia spesso di restare indietro, Alfa Romeo torna a far parlare di sé grazie a un progetto visionario che fa sognare gli appassionati. Si tratta di una proposta che guarda al futuro senza rinunciare a quel patrimonio genetico che ha reso il marchio milanese una vera e propria icona. A firmare questo concept è il designer Angelo Berardino, che reinterpreta in chiave moderna il mito della GT Veloce, lasciando emergere tutto il fascino di una coupé compatta dal sapore sportivo, vestita di una suggestiva livrea Blu Opaco e dotata di un’architettura meccanica che fa discutere: un motore ibrido abbinato a un irrinunciabile cambio manuale.

Il rendering diffuso sui social non è solo un esercizio di stile, ma una vera dichiarazione d’intenti. Berardino sembra voler lanciare un messaggio forte: il piacere di guida, quello autentico, non deve per forza soccombere sotto il peso della tecnologia più esasperata. La scelta di un cambio manuale — ormai una rarità nel mercato dominato da trasmissioni automatiche e powertrain full electric — diventa qui un simbolo di resistenza, un omaggio a chi ancora cerca il coinvolgimento diretto, la connessione fisica con la vettura. È un modo per rimettere il guidatore al centro dell’esperienza, rifiutando la standardizzazione che sembra pervadere l’automotive di oggi.

La coupé compatta ideata da Berardino si ispira senza mezzi termini alla leggendaria Giulia GT, reinterpretando in chiave contemporanea i codici estetici che hanno segnato la storia del Biscione. Gli elementi stilistici sono un tributo al passato: i quattro terminali di scarico bruniti, i gruppi ottici posteriori rotondi, le superfici scolpite e i volumi raccolti. Tutto concorre a creare un ponte tra ieri e domani, tra passione e sostenibilità. Non è un caso che il propulsore scelto sia un motore ibrido 1.5 Turbo con assistenza elettrica: una soluzione tecnica che permette di guardare avanti senza dimenticare le proprie radici, conciliando le esigenze di efficienza con il desiderio di prestazioni.

Particolarmente interessante è la filosofia adottata per gli interni. In un’epoca in cui ogni nuova vettura sembra gareggiare a chi offre lo schermo più grande e la connettività più spinta, il concept di Berardino spiazza con la sua essenzialità. Niente touchscreen centrale, niente distrazioni digitali: solo l’essenziale per favorire la concentrazione sulla guida. Un ritorno alle origini che, paradossalmente, appare oggi più rivoluzionario che mai. È una scelta di design che privilegia la purezza, l’autenticità e il rapporto uomo-macchina, restituendo dignità al gesto del guidare.

Le reazioni della community non si sono fatte attendere e, come spesso accade quando si toccano corde così profonde, il dibattito si è acceso. Da una parte ci sono i puristi che vedono nel ritorno del cambio manuale un vero atto di resistenza contro l’omologazione; dall’altra chi apprezza il richiamo estetico alla Giulia GT e la cura per i dettagli, riconoscendo nel Blu Opaco e nei volumi compatti una raffinata operazione di stile. Non manca, però, chi ritiene che il futuro debba puntare con decisione verso soluzioni di elettrificazione più radicali e una connettività totale, considerandolo l’unico modo per restare competitivi.

Sul piano commerciale, una proposta come questa potrebbe rappresentare una scommessa affascinante ma rischiosa. Il target? Probabilmente una clientela giovane, nostalgica e attenta ai valori di autenticità e sostenibilità, pronta a investire in un prodotto di nicchia capace di distinguersi in un mercato sempre più affollato e standardizzato. Resta però il dubbio sulla reale fattibilità economica di una produzione limitata, specie in un contesto in cui i grandi numeri sembrano imprescindibili per la sopravvivenza dei brand.

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