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Alfa Romeo: Giulia elettrica e l'erede del Tonale in arrivo nel 2027

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 20 dic 2025
Alfa Romeo: Giulia elettrica e l'erede del Tonale in arrivo nel 2027
Il piano Alfa Romeo per il 2027 prevede almeno due nuovi modelli: la Giulia completamente elettrica su STLA Large e l'erede del Tonale su STLA Medium.

Nel panorama automobilistico contemporaneo, pochi marchi sanno coniugare tradizione e innovazione come Alfa Romeo. La casa del Biscione, celebre per il suo DNA sportivo e per la capacità di emozionare al volante, si prepara a un futuro che promette di ridefinire i confini della sportività nell’era della mobilità sostenibile. L’annuncio della nuova generazione di modelli elettrici segna una svolta epocale: il 2027 sarà un anno spartiacque, con la presentazione di almeno due vetture destinate a scrivere un nuovo capitolo nella storia del marchio.

Il primo nome che cattura l’attenzione è la nuova Giulia, la berlina sportiva che ha già conquistato appassionati e critica e che ora si appresta a rinascere in una veste completamente elettrica. Prodotta nello storico stabilimento di Cassino, la Giulia sarà costruita sulla piattaforma STLA Large, una base tecnologica all’avanguardia che consente di ottenere performance e autonomia da primato. Non si tratta di una semplice elettrificazione, ma di una vera e propria rivoluzione: la versione d’ingresso partirà da 350 cavalli, mentre la regina della gamma, la Quadrifoglio, promette numeri da supercar con ben 1.000 cavalli a disposizione del piede destro. Un segnale forte, che conferma la volontà di Alfa Romeo di non scendere a compromessi sul fronte delle emozioni di guida, anche quando si parla di motori a zero emissioni.

Ma il rinnovamento non si ferma qui. Nel solco della tradizione che vuole il marchio protagonista nei segmenti più ambiti del mercato, ecco che arriva il successore del Tonale. Questo nuovo crossover compatto nascerà nello stabilimento di Melfi, sfruttando la piattaforma STLA Medium. L’avvio della produzione è previsto tra ottobre e novembre 2027, e le aspettative sono alte: l’obiettivo dichiarato è rafforzare la presenza nel segmento premium dei SUV compatti, puntando su uno stile evoluto, una maggiore efficienza e una qualità percepita di livello superiore. Non mancheranno, ovviamente, le soluzioni di connettività di ultima generazione, a conferma di una strategia che guarda al futuro senza dimenticare il passato.

In questo scenario di fermento e innovazione, rimane da sciogliere il nodo legato alla nuova Stelvio. Inizialmente attesa per il 2025, la seconda generazione del SUV di casa Alfa potrebbe vedere la luce solo all’inizio del 2028. Una scelta dettata da valutazioni produttive e dalle dinamiche di mercato che coinvolgono l’intero gruppo Stellantis. In ogni caso, la Stelvio continuerà a rappresentare un pilastro fondamentale della gamma, soprattutto in virtù della sua capacità di unire versatilità, comfort e piacere di guida.

L’adozione delle piattaforme STLA Large e STLA Medium rappresenta una svolta strategica: queste architetture consentiranno di ottenere economie di scala significative nella produzione di veicoli elettrici, garantendo al tempo stesso flessibilità progettuale e possibilità di offrire soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Tuttavia, la vera sfida sarà riuscire a trasferire i valori storici di Alfa Romeo — eleganza, design distintivo e coinvolgimento alla guida — alle nuove generazioni di appassionati, in un contesto competitivo che vede la presenza di colossi europei e asiatici.

Non va sottovalutato il ruolo centrale degli stabilimenti di Cassino e Melfi: qui si concentreranno investimenti, formazione e risorse per rispettare le tempistiche e massimizzare il ritorno commerciale delle nuove vetture. La sfida non riguarda solo la tecnologia, ma anche la capacità di offrire un prodotto che sappia distinguersi per qualità costruttiva, autonomia reale e un rapporto prezzo/valore competitivo. Elementi che saranno determinanti per conquistare una clientela sempre più esigente e attenta non solo alle prestazioni, ma anche alla sostenibilità e alla fruibilità quotidiana del mezzo.

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