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La 4C del futuro? Un mix audace tra Alfa Romeo, Maserati e 33 Stradale

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 3 dic 2025
La 4C del futuro? Un mix audace tra Alfa Romeo, Maserati e 33 Stradale
Il render di Mirko del Prete reinterpreta la Alfa Romeo 4C utilizzando la base Maserati MC20. Possibile ritorno in edizione limitata.

C’è qualcosa di affascinante nel modo in cui il design può reinventare il passato senza tradirne l’essenza. È esattamente quello che accade con questa reinterpretazione della leggendaria Alfa Romeo 4C, nata dalla penna creativa di Mirko del Prete. Il designer ha infatti concepito un render che trasporta l’iconica spider compatta su una base tecnica completamente differente: quella della Maserati MC20. Un’operazione che sulla carta potrebbe sembrare azzardata, eppure – come vedremo – possiede una logica affascinante.

Il progetto, battezzato “MCPura”, rappresenta un esercizio stilistico che merita attenzione perché sintetizza perfettamente le potenzialità della condivisione di piattaforme all’interno di un gruppo automotive sempre più consapevole dell’importanza delle sinergie. Mirko del Prete ha scelto di mescolare l’anima compatta e aerodinamica che ha reso celebre la 4C con l’ingegneria strutturale della supercar del Tridente, arricchendo il tutto con elementi stilistici che rimandano chiaramente alla recente 33 Stradale. Il risultato è un oggetto di design che mantiene intatta l’identità sportiva originale pur raccontandola attraverso il linguaggio della contemporaneità.

Guardando il render, ciò che colpisce immediatamente è come le proporzioni compatte rimangono il fulcro narrativo dell’intera composizione. I volumi risultano scolpiti con maggiore definizione rispetto all’originale, mentre le prese d’aria si presentano decisamente più generose e i dettagli aerodinamici acquisiscono una sofisticatezza che la tecnologia contemporanea consente. La carrozzeria, bassa e affusolata com’era nelle intenzioni originarie, si arricchisce di passaruota pronunciati e di una nervatura laterale che funge da elemento caratterizzante. Questa struttura derivata dalla MC20 suggerisce una solidità maggiore nel contatto con l’asfalto, benché conservi – almeno nelle intenzioni – quella levità di comportamento dinamico che ha costituito il vero tratto distintivo del piccolo coupé Alfa.

Naturalmente, la comunità di appassionati si è frantumata in due visioni opposte. Da un lato, molti hanno accolto con entusiasmo genuino l’idea di vedere rinascere la 4C secondo una lettura moderna e consapevole. Dall’altro, non pochi hanno sollevato questioni concrete riguardanti la coerenza di questa operazione, considerato il diverso posizionamento di mercato che separa Alfa Romeo da Maserati. Eppure, c’è un aspetto su cui il consenso appare sostanzialmente unanime: la speranza diffusa di ritrovare quella leggerezza e quel coinvolgimento di guida che costituiscono il dna profondo di qualsiasi spider degna di questo nome.

Qui interviene il discorso relativo al programma BottegaFuoriserie, elemento catalizzatore che trasforma questo render da semplice esercizio stilistico a suggestione concreta. È vero che Alfa Romeo, nel presente, non considera il ritorno della 4C una priorità assoluta – la casa è concentrata sul rinnovo della gamma con Tonale, Stelvio e Giulia, i cui debutto sono attesi tra il 2027 e il 2028. Tuttavia, il programma BottegaFuoriserie apre scenari affascinanti e teoricamente credibili. La casa madre potrebbe infatti sfruttare le piattaforme condivise per realizzare edizioni limitate e progetti speciali che accompagnino la produzione standard senza compromettere la strategia industriale principale.

La Maserati MC20, con la sua scocca in materiali compositi e le motorizzazioni ad alte prestazioni, offrirebbe effettivamente una base tecnica credibile, sebbene comporterebbe cambiamenti sostanziali nel peso complessivo e nel carattere dinamico rispetto alla 4C originale. Per il marchio Alfa Romeo, un progetto del genere rappresenterebbe innanzitutto un’opportunità straordinaria di testare le reazioni del mercato verso una possibile versione esclusiva e potenziata, destinata verosimilmente a un numero ristretto di esemplari. Circolano voci di una possibile sorpresa legata a BottegaFuoriserie attesa verso fine 2026, anche se al momento nulla risulta ufficialmente confermato. Il render di Del Prete rimane dunque un affascinante esercizio stilistico che illumina le potenzialità della condivisione intelligente di piattaforme, senza tuttavia garantire che una versione finale raggiunga mai la produzione di serie.

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