Airbag Takata, emergenza sicurezza per 100.000 veicoli in Svizzera
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La sicurezza stradale in Svizzera è messa a dura prova da un problema che coinvolge circa 100.000 veicoli ancora in circolazione equipaggiati con airbag Takata difettosi. Questi dispositivi, noti per la loro potenziale pericolosità, rappresentano un rischio significativo per i conducenti e i passeggeri. Nonostante il bilancio mondiale conti numerosi incidenti, specialmente negli Stati Uniti e in Giappone, la Svizzera non ha ancora registrato vittime, ma la preoccupazione cresce.
Un difetto pericoloso
Il difetto degli airbag è legato alla degradazione dei gonfiatori, un problema accentuato da condizioni climatiche umide e temperature variabili. In caso di attivazione, il malfunzionamento può provocare esplosioni incontrollate, trasformando un sistema progettato per salvare vite in una potenziale minaccia letale. Questa situazione evidenzia la necessità di interventi più decisi per garantire la sicurezza automobilistica, ma le autorità elvetiche esitano a prendere misure drastiche come lo “Stop drive” adottato in Francia.
Le critiche alla gestione della crisi da parte dell’Ufficio Federale delle Strade svizzero (OFROU) non si sono fatte attendere. Sebbene la portavoce Maja Ouertani abbia proposto la deregistrazione dei veicoli dotati di questi airbag pericolosi, l’implementazione di tale misura rimane ancora in sospeso. Nel frattempo, i proprietari dei veicoli coinvolti devono affrontare tempi d’attesa estenuanti per la sostituzione dei componenti difettosi, spesso prolungati per mesi. Questa situazione ha già portato a numerose azioni legali in Europa, tra cui una class action in Italia contro Citroën che ha raccolto oltre 170.000 adesioni.
Una crisi irreversibile
La crisi Takata, esplosa dopo il fallimento dell’azienda nel 2017, rappresenta un caso emblematico delle conseguenze di carenze nella sicurezza automobilistica. La vicenda sottolinea l’importanza di un approccio coordinato a livello internazionale per affrontare efficacemente i problemi legati ai richiami veicoli. Solo una stretta collaborazione tra produttori e autorità di regolamentazione può garantire trasparenza verso i consumatori e un’efficace gestione dei richiami.
Per ripristinare la fiducia degli automobilisti, è fondamentale adottare misure più incisive e trasparenti. I dispositivi di sicurezza, progettati per proteggere, non devono mai trasformarsi in una minaccia. La gestione di questa crisi deve servire da lezione per il futuro, affinché errori simili non si ripetano. L’industria automobilistica deve continuare a evolversi, mettendo al primo posto la sicurezza e la protezione dei consumatori.
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