Addio a sorpresa: Acura manda in pensione la ZDX elettrica
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Nel mondo dell’automotive, i cambi di rotta non sono mai semplici annunci, ma veri e propri segnali che qualcosa, nel delicato equilibrio tra innovazione e mercato, si è incrinato. Ecco che arriva la notizia che Acura, il marchio premium di casa Honda, ha deciso di dire addio, e in maniera piuttosto repentina, alla sua ZDX elettrica. Una decisione che non arriva certo come un fulmine a ciel sereno per chi segue da vicino le evoluzioni del settore, ma che segna comunque una svolta importante nella strategia del brand giapponese, alle prese con un mercato che, soprattutto sul fronte delle EV, si sta dimostrando più difficile del previsto.
La storia della ZDX è di quelle che fanno riflettere. Dopo oltre un decennio di assenza, il nome torna sulle scene con la promessa di portare una ventata di freschezza nel segmento dei SUV elettrici premium. Il biglietto da visita? Una piattaforma tecnologica d’eccezione, la Ultium di General Motors, la stessa che sostiene modelli ben più fortunati come la Honda Prologue e la Cadillac Lyriq. Ma qui sta il punto: se i “cugini” sono riusciti a conquistare il pubblico, la ZDX ha faticato non poco a ritagliarsi uno spazio, con numeri di vendite che, a dir poco, hanno lasciato l’amaro in bocca ai vertici di Acura.
Nel dettaglio, i dati parlano chiaro: appena 7.300 unità consegnate nel 2024, contro le oltre 33.000 della Prologue e le 28.000 della Lyriq. Un distacco che non può essere spiegato solo con la forza del brand o con la differente strategia commerciale. La verità è che la ZDX, pur vantando una base tecnica solida e condivisa, ha sofferto di una posizione a metà tra due mondi: troppo premium per attrarre i clienti più attenti al prezzo, ma non abbastanza esclusiva per convincere chi cerca il massimo dell’innovazione e del lusso. Un problema di identità che si è riflesso anche sulla rete distributiva, evidentemente non ancora pronta a sostenere una sfida di questa portata.
A complicare ulteriormente il quadro ci si è messa la questione degli incentivi: il famoso credito fiscale federale da 7.500 dollari, che negli Stati Uniti rappresenta spesso la discriminante tra un acquisto e un ripensamento, è ormai agli sgoccioli, con la scadenza fissata per il 30 settembre. Un elemento che ha inevitabilmente frenato l’entusiasmo dei potenziali acquirenti, già messi alla prova da un contesto macroeconomico tutt’altro che favorevole e da una generale incertezza sulle prospettive delle auto elettriche.
Ma attenzione: la scelta di chiudere il capitolo ZDX non significa che Honda e la sua divisione premium abbiano deciso di abbandonare il campo dell’elettrificazione. Anzi, le strategie per il futuro sono già ben delineate e parlano chiaro: il prossimo passo si chiama RSX, un nuovo SUV EV che, questa volta, poggerà su una piattaforma sviluppata interamente in casa. Un salto di qualità non da poco, che dovrebbe garantire maggiore flessibilità progettuale e una migliore integrazione tra tecnologia e design. La produzione della RSX prenderà il via nella seconda metà del 2026, all’interno dell’EV Hub in Ohio, un vero e proprio centro nevralgico per la mobilità elettrica del gruppo.
Questa mossa, che riflette un trend ormai evidente in tutto il settore automotive, va letta alla luce di una realtà che nessuno può più ignorare: la corsa all’elettrico sta rallentando, e i costruttori si trovano costretti a rivedere i propri piani, spesso con tagli dolorosi e ripensamenti strategici. La chiusura della ZDX elettrica è solo l’ultimo esempio di come, in questo momento, l’equilibrio tra domanda e offerta sia tutt’altro che stabile, con le case automobilistiche chiamate a muoversi su un terreno minato da variabili economiche, regolamentari e di mercato sempre più complesse.
Per i concessionari Acura, la decisione di interrompere la produzione della ZDX elettrica comporterà inevitabili ripercussioni sulle strategie di vendita e sulla gestione delle scorte. Un’ulteriore sfida sarà quella di mantenere alta l’attenzione dei clienti in attesa dell’arrivo della RSX, che promette di essere un prodotto finalmente allineato alle reali aspettative del mercato, sia in termini di tecnologia che di posizionamento. Nel frattempo, i consumatori interessati alle EV del marchio dovranno pazientare ancora un po’, nella speranza che la nuova generazione di modelli sappia interpretare meglio le esigenze di un pubblico sempre più esigente e attento ai dettagli.
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