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ACI-CENSIS: la velocità fa più paura dell'alcol

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 25 ago 2009
ACI-CENSIS: la velocità fa più paura dell'alcol
Un rapporto dell'ACI in collaborazione con il CENSIS indica che la maggior parte degli automobilisti italiani ha paura di chi guida troppo veloce

Un rapporto dell’ACI in collaborazione con il CENSIS indica che la maggior parte degli automobilisti italiani ha paura di chi guida troppo veloce

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Gli automobilisti italiani hanno paura dei “colleghi” che guidano veloce. Li temono più di quelli che si mettono al volante anche se sono ubriachi. E’ il risultato, in anteprima, di un sondaggio promosso dall’ACI e realizzato in collaborazione con il CENSIS, che sarà reso noto il mese prossimo.

Secondo i rilevamenti contenuti nel rapporto “Gli italiani e l’auto”, la principale fonte di preoccupazione per la maggioranza degli automobilisti del nostro Paese riguarda l’eccesso di velocità: il 59,4 per cento dei guidatori italiani, infatti, teme di più chi guida troppo veloce, trasformando le strade di tutti i giorni in autodromi improvvisati e costituendo un serio rischio per chi si mette in viaggio.

Al secondo posto delle “paure del volante” quelli che guidano in stato di ubriachezza (temuti nel 59,2 per cento dei casi), più della distrazione al volante (16 per cento dei casi).

Queste prime rilevazioni, che saranno rese note in maniera più approfondita il mese prossimo, destano fra gli automobilisti italiani più preoccupazione rispetto alla scarsa manutenzione delle strade (7,8 per cento delle risposte), della segnaletica stradale inadeguata (2,9 per cento) e dell’inefficienza dei veicoli obsoleti (2,2 per cento).

L’aspetto che, in questo sondaggio, appare curioso, è il chiaro “J’accuse” lanciato dalla maggioranza degli automobilisti del nostro Paese nei confronti dei rispettivi colleghi del volante. Come dire: assomiglia a un paradosso.

Secondo il Presidente dell’ACI, Enrico Gelpi, “Questo dimostra la necessità di una continua formazione dei giovani, in maniera da rafforzare i passaggi che portano il giovane a conseguire il patentino, prima, e la patente poi. Alcune norme sulla sicurezza stradale varate dalla Commissione Trasporti della Camera e, al momento, all’esame di Palazzo Madama, possono soddisfare la necessità di un approccio formativo più deciso e mirato.

In questo senso, alcune soluzioni prospettate dall’ACI al Parlamento (apprendistato più lungo alla guida, la prova pratica per condurre il ciclomotore) si integrano con le attività di formazione alla guida sicura dell’ACI“.

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