Maserati Levante: primo contatto su strada

Valerio Verdone
22 Aprile 2016
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Maserati Levante: primo contatto su strada

Tanto fascino, tecnologia e comfort esagerato per Maserati Levante, il primo SUV del Tridente.

Tanto fascino, tecnologia e comfort esagerato per Maserati Levante, il primo SUV del Tridente.

L’attacco ai SUV più blasonati arriva da Levante, o più precisamente dalla Maserati Levante, la vettura che rappresenta l’ingresso del Tridente tra le auto a ruote alte. L’abbiamo provata sulle strade che circondano il castello di Tabiano (PR) e su un percorso in fuori strada nei pressi dell’Autodromo di Varano de’ Melegari per scoprire l’effetto che fa.

Obiettivamente, anche se il suo arrivo era nell’aria, un SUV Maserati sulle prime è più una fonte d’interrogativi che una certezza, perché se è vero che dalla Casa di Modena ci si aspetta sempre grandi automobili, è altrettanto vero che può apparire anomalo vedere un modello del genere con il tridente sulla calandra. Una scelta figlia dei tempi e di un mercato che vede crescere in maniera esponenziale la domanda di SUV, anche nell’alto di gamma; così, dopo Bentley e Jaguar anche dalle parti di viale Ciro Menotti hanno pensato che i tempi fossero maturi per questa nuova avventura.

Ma ovviamente, prima di scendere sul ring contro pesi massimi del calibro di Porsche, bisogna prepararsi bene, non lasciare nulla al caso e lavorare sodo e la Maserati è arrivata all’appuntamento con il mercato in perfetta forma, con i muscoli tirati, e con un’eleganza, mista alla consueta sportività, da incantare anche i più scettici. Misteriosa nel frontale, dove ritroviamo la grande calandra cromata e lo sguardo del concept Alfieri, vanta una fiancata generosa e dinamica, che varia l’aspetto della Levante in base alle differenti altezze da terra prescelte. Si passa dai 210 mm della configurazione standard, ai 175 mm, oltre i 170 km/h, o, volendo, in fuoristrada, si possono aggiungere altri 40 mm all’altezza di base. Si procede di due step sia a scendere che a salire, per rendere l’auto adatta ad ogni situazione.

D’altra parte, la Levante può essere sportiva, come sottolinea anche la vista posteriore, che riprende quella della GranTurismo, e la presenza di un V6 biturbo da 430 CV, ben coadiuvato nell’azione dalle sospensioni pneumatiche, che lavorano in sinergia con gli Ammortizzatori elettronici Skyook e con la trazione integrale Q4, capace di ripartire la coppia al 50:50 tra i due assi.

Ce ne siamo accorti sui tornanti della celebre Poggio di Berceto, dove Alfieri Maserati corse nel 1923 e dove la Levante non dimentica le sue origini svelando un carattere da vera gran turismo, grazie ad uno sterzo preciso e progressivo tra le curve e ad un motore che sposta con disinvoltura gli oltre 2.000 kg della sua massa. Merito dei 580 Nm di coppia massima, che sono una vera e propria manna quando la strada inizia a salire. Non è tanto la velocità massima dichiarata ad impressionare, 264 km/h, né l’accelerazione da 0 a 100 km/h, coperta in appena 5,2 s, piuttosto, la maneggevolezza sia in entrata di curva che in uscita, e la tenacia nel mantenere la traiettoria anche a limite dell’aderenza, senza mettere troppo in difficoltà in conducente e senza ricorrere a fastidiosi sottosterzi. Ecco, dopo pochi km percorsi con un piglio deciso, ci si dimentica di avere tra le mani il volante di un SUV da 5 metri con un passo di circa 3 metri, e quel logo del Tridente fa pensare ad altro.

La nostra presa di contatto non poteva iniziare meglio, anche perché, nei trasferimenti autostradali, l’insonorizzazione, frutto anche di un’aerodinamica curata, con tanto di griglia attiva, con un Cx di 0,31, il migliore della categoria, consente di conversare nel massimo del comfort acustico, chiaramente se non si gioca con il pedale del gas e con le palette dietro il volante risvegliando il V6 biturbo  che viaggia sornione.

Nel corso del viaggio a bordo della Levante per andare a scoprire le sue doti in fuoristrada lungo un percorso adiacente all’autodromo di Varano de’ Melegari, abbiamo potuto apprezzare i tanti sistemi d’ausilio alla guida come l’utile cruise control adattivo, il dispositivo che rileva i veicoli nell’angolo morto dei retrovisori, e l’avviso anticollisione, tanto per citarne alcuni. Segno che alla Maserati sono sempre in evoluzione per quanto riguarda la sicurezza e anche dal punto di vista dell’infotainment, visto che quest’ultimo è gestibile sia con i comandi touch dello schermo da 8,4 pollici al centro della plancia, che attraverso il controller sul tunnel  centrale.

Fino a qui, tutto normale, ma per una Maserati che deve sempre offrire quel qualcosa in più, l’inaspettato arriva quando si mettono le ruote fuori l’asfalto: la Levante fila via tra pietre e buche profonde, si arrampica senza fare un piega, e poi si lancia su discese importanti grazie al controllo automatico della velocità ed alla telecamera anteriore, utilissima quando non si capisce dove mettere le ruote. Certo, guidare un SUV su un percorso tortuoso come quello del test capita raramente, soprattutto se si hanno i cerchi da 21 pollici e se si sceglie una colorazione preziosa come il nuovo verde ossido, ma la Levante è capace anche di questo, se serve!

Disponibile sia con il pacchetto sportivo che con quello che predilige il lusso, e con i gli interni firmati Ermenegildo Zegna, la Levante vanta di serie gli interni in pelle, le sospensioni pneumatiche, e la trazione integrale, per offrire, grandi doti dinamiche e comfort a bordo già dalle versioni diesel che partono da 72.300 euro.

Non a caso, per effettuare la cosidetta prova del nove, siamo saliti a bordo della variante spinta da V6 turbodiesel da 275 CV, che, come sulla Ghibli e la Quattroporte, offre un sound niente male in accelerazione, ma mantiene un timbro di voce ancora più pacato in autostrada. La coppia non manca, ben 600 Nm disponibili già a 2.000 giri: un elemento che la rende particolarmente gradevole da guidare, anche nel traffico, dove il Cambio automatico ad 8 marce rende le operazioni più semplici. A pensarci bene la diesel è così equilibrata che sembra di guidarla da sempre, e non è certo un ripiego rispetto alle prestazionali varianti a benzina anche perché lo scatto da 0 a 100 km/h in 6,9 s è comunque un buon biglietto da visita, abbinato a consumi dichiarati nell’ordine dei 13,9 km/l. Difficile trovare punti deboli in questa Maserati tanto bella quanto spaziosa, anche dietro, con un bagagliaio da 580 litri, e intrigante da guidare al punto da ricordare le coupé del Tridente. D’accordo, non ci sono certi ammennicoli della più blasonata concorrenza teutonica, al momento non è disponibile una variante ibrida Plug-in che promette miracoli nel percorso casa-ufficio, ma quanto a fascino non è seconda a nessuno, al punto che per i puristi del suono c’è persino un impianto Bowers & Wilkins a 17 uscite e 1.280 Watt (optional) per avere la propria orchestra personale anche in auto.

 

 

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