Mercedes CLS Shooting Brake: primo contatto

Valerio Verdone
19 Settembre 2012
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Mercedes CLS Shooting Brake: primo contatto

In Toscana per provare in anteprima la nuova Mercedes CLS Shooting Brake.

In Toscana per provare in anteprima la nuova Mercedes CLS Shooting Brake.

La Mercedes CLS nel 2004 ha creato una nuova nicchia di mercato, quella delle coupé a 4 porte e la risposta del pubblico l’ha premiata con più di 170.000 esemplari venduti nel mondo, di cui circa 10.000 in Italia. Adesso la Casa della Stella a Tre Punte ci riprova con la versione wagon della CLS, denominata per l’occasione Shooting Brake.

Mercedes CLS Shooting Brake: wagon del futuro

Una vettura che origina dal concept Fascination del 2008 e dal prototipo Shooting Brake visto nel 2010 e che, secondo i vertici della Casa teutonica, rappresenta il concetto della station wagon del futuro.

Siamo andati in Toscana, a Casole per l’esattezza, con il fine di scoprire le qualità di un’auto unica nel suo genere e con un fascino da vendere. La Mercedes CLS Shooting Brake infatti ti colpisce subito, sembra un grande coupé con il portellone, non appare nemmeno lontanamente una versione goffa della berlina, ha uno stile tutto suo che unisce muscoli e forme armoniche in un mix diabolico. I fari a LED High Performance dinamici ne caratterizzano il frontale, il tetto spiovente e la linea di cintura alta ne contraddistinguono la fiancata mentre dietro la vettura si conclude con un posteriore lineare e atletico al tempo stesso. La versione AMG poi, con i quattro scarichi posteriori unisce al design di questa Mercedes una cattiveria che non guasta.

Fluida e aerodinamica con il suo Cx di 0,29, la CLS Shooting Brake è disponibile con due motorizzazioni a gasolio e tre a benzina, tutti dotati di trasmissione 7G-Tronic Plus e Star&Stop con prezzi che vanno dai 65.950 euro della 250 CDI ai 138.000 euro della variante AMG Edition 1 che arriva a ben 557 CV. 

Mercedes CLS Shooting Brake AMG: la prova

Partiamo con la versione più potente, la CLS 63 AMG spinta dal V8 biturbo da 5.461 cm3 in grado di erogare ben 525 CV, 700 Nm di coppia e di coprire lo 0-100 km/h in soli 4,4 secondi. Già all’avvio si capisce che sotto il cofano c’è un propulsore degno di rispetto, visto che il sound è da brividi. Partiamo in modalità automatica, lasciando le sospensioni nella loro taratura più comoda e ci muoviamo in città senza problemi, anche se la linea di cintura alta obbliga i guidatori di media statura ad alzare la seduta. Il viaggio prosegue verso le strade del Chianti, tra tornanti mozzafiato e un panorama da cartolina.

Passiamo alle modalità sportive della trasmissione e la risposta all’acceleratore si fa più rapida, ma ben presto, decidiamo di lasciare il cambio in modalità manuale e di premere il tasto AMG, oltre a quello per irrigidire gli ammortizzatori, e la Shooting Brake firmata AMG ci mostra il suo lato neanche troppo nascosto. Le curve si avvicinano a velocità impressionanti, le riprese sono fulminee e, con l’elettronica più permissiva e tanti cavalli al posteriore, la derapata è in agguato ad ogni tornante.

Certo, i trasferimenti di carico si sentono, l’auto è lunga quasi 5 metri, ma, non inficiano la guida più di tanto, la CLS è precisa, forse in discesa si avverte un po’ di beccheggio, ma non tanto da sporcare le traiettorie e le impostazioni delle curve più complesse, piuttosto l’assetto conserva sempre una certa propensione al comfort anche nella taratura più estrema e tutto ciò alimenta sempre un certo rollio di cui bisogna tenere conto nelle manovre più impegnative.

Su strada con la CLS Shooting Brake 250 CDI

La versione che reciterà un ruolo primario sul mercato italiano, per via della sua cilindrata immune ai controlli fiscali, è quella spinta dal 4 cilindri 2.1 biturbodiesel da 204 CV e 500 Nm di coppia che vanta consumi interessanti come i 5,3 l/100 km dichiarati. Questo modello ovviamente, è meno esuberante dell’AMG, la trasmissione non concede le stesse libertà in modalità manuale, ma manifesta un certo equilibrio e consente di viaggiare veloci nel massimo comfort, proprio come una CLS deve fare. Le sue prestazioni garantiscono una certa verve, visto che i 100 km/h da fermo si raggiungono in 7,8 secondi e che la velocità massima tocca i 235 km/h. Nell’ultimo trasferimento della giornata l’abbiamo guidata sia su strade lente che a scorrimento veloce e la sua stabilità, unita ad una facilità di guida rilevante, la rendono un’ottima compagna di viaggio per tutte le occasioni.

All’occorrenza, visto che siamo nella zona dei vini, si possono sfruttare i 590 litri, ampliabili a 1.550 litri del bagagliaio per trasportare ben 40 bottiglie di vino di qualità. Volendo si può avere come optional il pianale in legno designo formato da ciliegio americano con intarsi di quercia affumicata e le guide in alluminio: un particolare che ricrea le suggestive atmosfere degli yacht.

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