Manhart MH1 S Biturbo: 465 CV per la Bmw Serie 1 M

Francesco Donnici
02 Ottobre 2012
12 Foto
Manhart MH1 S Biturbo: 465 CV per la Bmw Serie 1 M

Il tuner tedesco ha presentato un inedito programma di elaborazione capace di trasformare la coupé bavarese in un mostro da 465 CV.

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Il tuner tedesco ha presentato un inedito programma di elaborazione capace di trasformare la coupé bavarese in un mostro da 465 CV.

Con i suoi 340 CV, un corpo vettura compatto e un telaio di prim’ordine, la Bmw Serie 1 M coupé è una sportiva vecchia maniera e prima di fronzoli, capace di regalare forti emozioni ai piloti più smaliziati. Partendo da queste ottime credenziali, il preparatore Manhart è riuscito a creare una supercar capace di sprigionare ben 465 CV battezzata per l’occasione MH1 S Biturbo.

Estetica racing

Esteticamente la coupé della Casa di Monaco ha subito profonde modifiche che ne hanno trasformato l’estetica, avvicinandola a quella di una vettura da competizione. Ad un primo sguardo, la Manhart MH1 S Biturbo colpisce per il suo profilo estremamente basso, ottenuto con l’adozione di un nuovo assetto sportivo ed abbinato ad enormi ruote in lega di colore nero da 20 pollici, con pneumatici ad alte prestazioni modello Continental Sport Contact, che misurano 245/30 ZR20 sull’asse anteriore e 295/25 ZR20 su quello posteriore. Il kit estetico prosegue con l’aggiunta di un nuovo splitter anteriore realizzato in carbonio, minigonne laterali inedite e un prominente estrattore d’aria posteriore – sempre realizzato in fibra di carbonio – che ospita i quattro scarichi sportivi in acciaio inox.

Abitacolo: tripudio di pelle e Alcantara

Se gli esterni sprizzano sportività da tutti i lati, l’abitacolo della vettura non è da meno. Il preparatore tedesco ha infatti realizzato degli interni dal gusto spiccatamente “racing”, caratterizzati da rivestimenti in pelle nera e Alcantara con cuciture in contrasto di colore rosso che impreziosiscono la plancia, il volante sportivo, il pomello del cambio e gli splendidi sedili ad alto contenimento con poggiatesta integrati e fianchetti profilati. La dotazione della vettura comprende anche un nuovo trip computer dotato di schermo TFT installato sulla consolle centrale, al posto di una delle due bocchette d’aria, da dove è possibile consultare tutte le informazioni relative alla guida in pista, come ad esempio come la temperatura del motore, la coppia massima utilizzati, i valori di accelerazione e i tempi sul giro.

Meccanica: un 3.0 litri da 465 CV

Ovviamente l’obiettivo principale del tuner teutonico era quello di estrapolare le massime performance dal propulsore  3.0 litri con doppia sovralimentazione di origine Bmw , capace di erogare nella sua versione di serie 340 CV e 500 Nm di coppia massima. Il programma di preparazione realizzato da Manhart prevede la sostituzione della centralina elettronica ECU, l’adozione di un inedito airbox in carbonio, un nuovo dispositivo di raffreddamento del propulsore e ovviamente il già citato scarico sportivo. Il risultato della trasformazione ha portato un aumento di potenza di 125 CV, per un totale di 465 CV, più che sufficienti a far schizzare la vettura nel classico scatto da 0 a 100 km/h in circa 4 secondi.  

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